Forse non tutti sanno che l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) classifica le sostanze cancerogene o potenzialmente tali per l’uomo in cinque diverse categorie.
Come vengono catalogate le sostanze cancerogene
Il “Primo Gruppo” comprende gli agenti sicuramente cancerogeni per l’uomo e sono in totale 108. Il gruppo comprende i ben noti benzene, amianto, cadmio, fumo e formaldeide ma anche agenti biologici come il virus di Epstein-Barr, i virus dell’epatite B e C e il papilloma virus.
Anche la radiazione solare e i raggi X, alcune aflatossine (tossine prodotte da alcune muffe che possono attaccare gli alimenti) e le bevande alcoliche, l’arsenico presente in tracce anche nell’acqua che beviamo e le esposizioni professionali all’alluminio, al catrame per pavimentare le strade ed altro ancora.
Il secondo gruppo classificato 2A contiene quegli agenti che sono definiti come probabili cancerogeni per l’uomo.
Sostanze che hanno indotto il cancro nelle cavie da laboratorio ma per i quali non vi sono ancora sufficienti studi che dimostrino, incontrovertibilmente, lo stesso effetto sull’uomo.
Questo gruppo comprende 66 agenti, tra cui i gas esausti dei motori diesel, le radiazioni ultraviolette, i composti del piombo, il tricloroetilene, alcune nitrosammine che si generano anche dai nitriti e nitrati che assumiamo dai cibi, in particolare dagli insaccati, un parassita come il Clonorchis sinensis, e il cloramfenicolo, un antibiotico.
Nel gruppo 2B sono classificati gli agenti che sono “possibili cancerogeni per l’uomo”, sostanze per cui esistono prove limitate della loro cancerogenità sia per gli animali che per l’uomo.
Si tratta di 248 agenti tra i quali troviamo i vegetali sottaceto preparati alla maniera asiatica, il caffè, il fenobarbital, il biossido di titanio usato in vari cosmetici «naturali» e il safrolo contenuto nella noce moscata, nel pepe, nello zafferano e in molte altre spezie.
Nel terzo gruppo ci sono 515 agenti non “classificabili come cancerogeni per l’uomo”. I dati rilevati per queste sostanze sono insufficienti per poterli classificare come possibili cancerogeni per gli animali o per l’uomo e gli animali.
In questa categoria rientrano, fra gli altri, l’atrazina, la caffeina, la polvere di carbone, alcuni coloranti, la cumarina presente nella cannella e in molti altri vegetali, il diazepam, l’aciclovir, i campi elettrici a bassa frequenza, i fluoruri nell’acqua potabile, il paracetamolo, il tè, le tinture per capelli e molti altri agenti.
Infine nel gruppo 4 ci sono le sostanze sicuramente non cancerogene per l’uomo. Solo che al momento la lista è composta da un unico agente il caprolattame, da cui si ricavano varie fibre sintetiche, tra cui il nylon.
Complessivamente la IARC classifica poco meno di 1.000 sostanze. E degli altri milioni di sostanze chimiche, naturali o di sintesi? La triste realtà è che non sappiamo quasi niente dei loro effetti sulla salute dell’uomo.
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