E’ il 1961 e presso il National Radio Astronomy di Green Bank in West Virginia è in corso una riunione informale a cui partecipano una dozzina di astrofisici ed astronomi tra i quali un astronomo trentunenne Frank Donald Drake e ben tre Premi Nobel.
Drake, insieme a Carl Sagan, è uno dei fondatori del programma SETI per la ricerca della vita intelligente extraterrestre.
All’ordine del giorno della riunione informale che coinvolge quella pattuglia di scienziati c’è proprio il tema di quante potrebbero essere le civiltà aliene senzienti nella nostra galassia.
L’anno prima Drake, influenzato da un articolo firmato dagli astrofisici Cocconi e Morrison sulla possibilità di intercettare le comunicazioni radio di una civiltà aliena, aveva puntato il telescopio verso due stelle relativamente vicine al Sistema Solare, Tau Ceti ed Epsilon Eridani. Questo tentativo risultò infruttuoso ma può essere considerato l’avvio del programma SETI.
In quel giorno del 1961 Drake aprì la riunione presentando una formula matematica, entrata nella vulgata popolare come equazione di Drake (anche se tecnicamente si tratta di un’analisi matematica probabilistica) per tentare una stima di quante civiltà aliene evolute potessero essere presenti nella nostra galassia. Scrive Drake a proposito di questa riunione:
«Pianificando l’incontro, mi resi conto con qualche giorno d’anticipo che avevamo bisogno di un programma. E così mi scrissi tutte le cose che avevamo bisogno di sapere per capire quanto difficile si sarebbe rivelato entrare in contatto con delle forme di vita extraterrestri. E guardando quell’elenco diventò piuttosto evidente che moltiplicando tutti quei fattori si otteneva un numero, N, che è il numero di civiltà rilevabili nella nostra galassia. Questo, ovviamente, mirando alla ricerca radio, e non alla ricerca di esseri primordiali o primitivi.»
Il metodo si basava essenzialmente su introdurre una serie di fattori che di fatto scremassero progressivamente il teorico plafond a disposizione. Per intenderci è come se qualcuno volesse cercare la donna ideale tra tutte quelle viventi sul nostro pianeta. Per limitare la ricerca diciamo che la nostra donna ideale deve avere tra i 25 ed i 35 anni, in questo caso escluderemmo già una bella fetta della popolazione. Poi la nostra donna perfetta deve avere i capelli biondi e questo elimina tutte le brune e le rosse della fascia d’età preferita, quindi vogliamo che la futura compagna della nostra vita sia laureata e alta almeno 1,70 cm. Come è facile intuire tutti questi parametri restringono fortemente la ricerca all’interno della platea disponibile, ecco l’equazione di Drake funziona un po’ allo stesso modo.
Al termine dell’incontro la stima delle possibili civiltà aliene presenti nella Via Lattea risultò essere tra 1000 e 100 milioni di civiltà intelligenti.
dove:
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N è il numero di civiltà extraterrestri presenti oggi nella nostra Galassia con le quali si può pensare di stabilire una comunicazione;
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R* è il tasso medio annuo con cui si formano nuove stelle nella Via Lattea;
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fp è la frazione di stelle che possiedono pianeti;
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ne è il numero medio di pianeti per sistema planetario in condizione di ospitare forme di vita;
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fl è la frazione dei pianeti ne su cui si è effettivamente sviluppata la vita;
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fi è la frazione dei pianeti fl su cui si sono evoluti esseri intelligenti;
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fc è la frazione di civiltà extraterrestri in grado di comunicare;
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L è la stima della durata di queste civiltà evolute.
Per chi si vuole divertire ad immettere i propri parametri e calcolare le probabilità di esistenza di civiltà intelligenti extraterrestri può giocare con questo calcolatore.