L’Abruzzo è una regione dell’Italia centrale, a livello del Lazio ma sulla costa adriatica, è l’Italia in microcosmo. Il suo entroterra montuoso sprofonda in dolci colline, sormontate da città rinascimentali che s’intrecciano alle coltivazioni della vite, mentre il Mar Adriatico scintilla in lontananza.
Scoprire l’Abruzzo
Questo territorio selvaggio, che in alcune zone (Parco Nazionale) ospita ancora orsi e lupi, è un luogo dove la natura regna sovrana. I terremoti hanno raso al suolo gli insediamenti nel corso dei secoli, ma generazione dopo generazione gli abruzzesi hanno ricostruito, tanto sono forti i loro legami con la terra.
Quelle radici profonde rendono l’Abruzzo il luogo perfetto per vivere un’Italia lontana dal caos turistico: un luogo dove le tradizioni culinarie sono secolari, dove le piante di montagna vengono trasformate in bevande vivaci e dove puoi passare dall’avvistamento degli orsi in montagna alla degustazione di vini vicino alla spiaggia nel giro di poche ore.
Abruzzo: ecco cosa non devi perderti
In un’ampia conca circondata da montagne, il capoluogo abruzzese, L’Aquila, gode di uno degli scenari urbani più straordinari d’Italia. Sebbene sia stata devastata da un terremoto nel 2009 e i segni della ricostruzione siano ancora onnipresenti, è una visita importante per chiunque voglia comprendere l’Abruzzo e il carattere tenace delle regioni centrali italiane soggette a terremoti.
La città ospita importanti chiese, tra cui la barocca Basilica di San Bernardino, che troneggia sul centro storico, e la romanico-gotica Santa Maria di Collemaggio, in un parco appena fuori. È anche sede di uno dei musei più interessanti d’Italia, il MUNDA, dove sculture medievali in legno, statue in terracotta e dipinti rinascimentali sono esposti nell’ex mattatoio dell’Aquila.
Se hai un debole per i dolci, L’Aquila è una tappa obbligata per un altro motivo: il suo famoso torrone tenero al cioccolato. Inventato nel XIX secolo dalla famiglia locale Nurzia, è un mix di torrone morbido al miele, condito con cioccolato e farcito con nocciole croccanti. Puoi ancora assaggiarlo, insieme a prelibatezze come l’espresso al torrone, presso il bar di inizio secolo della famiglia nella piazza principale Piazza Duomo.
A quaranta minuti a est dell’Aquila, la strada che sale verso le montagne, si trova Santo Stefano di Sessanio, un antico villaggio locato su un altopiano che a volte sembra librarsi sopra le nuvole. Noto per la sua produzione di lana fin dal Rinascimento, è uno degli innumerevoli paesi e villaggi rurali italiani che si sono svuotati quando i residenti sono emigrati in cerca di una vita migliore nel XIX e all’inizio del XX secolo.
Ora però è di nuovo vivo, con molte delle case trasformate in un albergo diffuso, Sextantio. Il proprietario Daniele Kihlgren e il suo team hanno studiato la storia etnografica del villaggio prima di far risorgere le proprietà, e il ristorante Locanda Sotto gli Archi funge anche da deposito di tradizioni alimentari rurali della classe operaia.
Il menu si basa su ricette del passato del villaggio, dal collo di maiale ricoperto di una salsa di fichi dolci ai ravioli giganti, ripieni di ricotta di pecora locale e conditi con una salsa aromatizzata allo zafferano, coltivato negli altopiani montuosi dell’Abruzzo.
La maggior parte dei visitatori in pellegrinaggio enologico in Italia si dirigerà verso la Toscana o il Piemonte, ma le cose potrebbero cambiare. L’Abruzzo è stata nominata “regione dell’anno” dalla rivista Wine Enthusiast nel 2022 per il suo terroir eclettico, che si snoda dalle montagne verso il Mar Adriatico.
È meglio conosciuta per i suoi vivaci rossi Montepulciano (chiamati anche Montepulciano d’Abruzzo) e gli inebrianti rosati Cerasuolo (prodotti dalla stessa uva), mentre anche il suo vino bianco Pecorino sta diventando sempre più popolare.
Nel nord della regione, le colline attorno a Controguerra e Colonnella sono come una mini-Toscana, il paesaggio è costellato di vigneti. Puoi provare vini meravigliosamente convenienti da Biagi (prova lo spumante rosato Eklè, sorprendentemente buono con i frutti di mare), Illuminati (che va forte dal 1890) o Montori, il primo vigneto a produrre spumanti bianchi Trebbiano e Pecorino.
Il vero polo vinicolo abruzzese si trova nella provincia di Chieti, nell’entroterra del capoluogo Pescara, nota per il suo vino fin dall’epoca romana, circa l’80 percento dei vigneti della regione si trova qui. La famiglia Di Nunzio produce vino da quattro generazioni a La Vinarte e offre degustazioni regolari e picnic tra le vigne e gli uliveti suggestivi.
Uno dei migliori cibi da strada italiani ha avuto origine nelle montagne dell’Abruzzo: gli arrosticini, pezzi di carne di pecora infilzati su spiedini, alternati a piccoli pezzi grassi e grigliati sulla brace fino a raggiungere la perfezione sfrigolante.
Venduti a manciate, li troverete in tutta la regione, con camioncini di cibo per arrosticini che volteggiano vicino agli ingressi dei parchi nazionali. Per un’esperienza seduti, provateli al Ristorante Il Fungarolo, un rifugio di montagna e ristorante specializzato in sostanziosi funghi, tartufi e carne provenienti dalle montagne sotto le cui cime frastagliate si trova.
Conclusioni
L’Abruzzo non è facile da raggiungere: l’aeroporto di Pescara vede solo compagnie low cost sulle rotte europee. È più facile volare a Roma o Napoli, entrambe a tre ore di macchina. I treni da Roma impiegano un minimo di tre ore e mezza per raggiungere Pescara o L’Aquila (per una volta, i treni regionali più lenti di Trenitalia hanno tratte dirette e più veloci). C’è una pittoresca linea ferroviaria lungo la Costa dei Trabocchi, da Pescara a Vasto, ma altrimenti noleggiare un’auto è un must.