L’energia solare spaziale, un tempo considerata un sogno fantascientifico, potrebbe presto diventare una realtà grazie a Star Catcher Industries, una startup con sede in Florida. Recentemente, l’azienda ha ottenuto un finanziamento iniziale di 12,25 milioni di dollari per sviluppare una costellazione di satelliti in grado di trasmettere energia nello spazio, con questo progetto ambizioso che mira a creare una rete di energia spaziale che potrebbe rivoluzionare il modo in cui alimentiamo i satelliti in orbita.
Star Catcher Industries è stata fondata da Andrew Rush, Michael Snyder e Bryan Lyandvert, tutti veterani del settore spaziale, e l’obiettivo dell’azienda è proprio quello di lanciare una rete di satelliti “power node” in orbita terrestre bassa (LEO), a un’altitudine di circa 900 miglia (1.500 chilometri).
Questi satelliti raccoglieranno energia solare e la trasmetteranno ai satelliti dei clienti in una forma utilizzabile, un approccio innovativo che potrebbe fornire ai satelliti fino a dieci volte la quantità di energia che generano autonomamente.
Andrew Rush, co-fondatore, presidente e CEO di Star Catcher, ha dichiarato che l’infrastruttura energetica è il fondamento della civiltà e dell’industria, e l’obiettivo dell’azienda è quello di espandere questo fondamento nello spazio, anche perché la capacità di acquistare energia per i propri satelliti in qualsiasi momento e luogo in LEO, potrebbe accelerare la realizzazione del potenziale della seconda età dell’oro dello spazio.
Il progetto lungimirante di Star Catcher
Il progetto di Star Catcher ha attirato l’attenzione di investitori come Initialized Capital e B Capital, che hanno guidato il round di finanziamento iniziale. Con questi fondi, l’azienda prevede di raddoppiare il proprio personale e di effettuare dimostrazioni tecnologiche sia a terra che nello spazio, con la prima dimostrazione in orbita che è prevista per dicembre 2025, quando Star Catcher testerà una versione in scala ridotta dei suoi nodi di potenza.
In sintesi, Star Catcher Industries sta lavorando per trasformare l’energia solare spaziale da un sogno a una realtà, con l’obiettivo di creare una rete energetica spaziale che potrebbe rivoluzionare il settore dei satelliti e aprire nuove opportunità per l’esplorazione e l’industria spaziale.
La tecnologia di Star Catcher Industries
Star Catcher Industries sta sviluppando una tecnologia all’avanguardia per la trasmissione di energia nello spazio ed il cuore del loro progetto è costituito dai satelliti “power node”, che raccolgono energia solare e la trasmettono ai satelliti dei clienti in una forma utilizzabile. Questi satelliti, come abbiamo affermato in precedenza, saranno posizionati in orbita terrestre bassa (LEO), a circa 900 miglia (1.500 chilometri) di altitudine.
I satelliti di Star Catcher utilizzeranno una tecnologia di trasmissione dell’energia basata su fasci di luce, questa tecnologia permette di inviare energia solare raccolta dai satelliti “power node” direttamente ai pannelli solari dei satelliti dei clienti, del resto questo metodo non richiede modifiche ai satelliti esistenti, rendendo la tecnologia di Star Catcher compatibile con i satelliti già in orbita o in fase di progettazione finale.
La rete energetica spaziale di Star Catcher offre numerosi vantaggi per l’industria dei satelliti, innanzitutto permette ai satelliti di generare fino a dieci volte la quantità di energia che generano autonomamente, e questo aumento significativo dell’energia disponibile può estendere la durata delle missioni dei satelliti e migliorare le loro capacità operative.
Oltre a quanto detto precedentemente, la possibilità di acquistare energia in qualsiasi momento e luogo in LEO offre una flessibilità senza precedenti per gli operatori satellitari, questo potrebbe ridurre i costi iniziali e complessivi delle missioni, poiché i satelliti non avrebbero più bisogno di essere equipaggiati con grandi pannelli solari per generare energia autonomamente.
L’impatto sull’industria dei satelliti
L’introduzione della rete energetica spaziale di Star Catcher potrebbe trasformare radicalmente l’industria dei satelliti, con l’aumento della domanda di applicazioni ad alta intensità energetica nello spazio, come le telecomunicazioni dirette ai dispositivi e l’elaborazione dei dati ai margini, la capacità di fornire energia aggiuntiva ai satelliti potrebbe sbloccare nuove opportunità e accelerare lo sviluppo di tecnologie avanzate.
Inoltre, la rete energetica spaziale potrebbe supportare la crescita delle megacostellazioni di satelliti, come Starlink di SpaceX, che si prevede ospiteranno circa 50.000 satelliti in LEO entro il 2030, ecco perché questo aumento della capacità energetica potrebbe migliorare l’affidabilità e l’efficienza delle operazioni satellitari, aprendo la strada a nuove applicazioni e servizi nello spazio.
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