Nel cuore della nostra galassia, la Via Lattea, un team internazionale di astronomi ha recentemente scoperto dieci pulsar straordinarie e esotiche, questi oggetti celesti, situati nel denso ammasso globulare Terzan 5, rappresentano un’importante scoperta nel campo dell’astronomia.
Le pulsar sono stelle di neutroni estremamente dense che ruotano rapidamente, emettendo impulsi di luce brillanti grazie ai loro potenti campi magnetici, impulsi che le rendono visibili agli astronomi, fungendo da fari cosmici.
La scoperta è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il National Radio Astronomy Observatory (NRAO) degli Stati Uniti, il Max Planck Institute for Gravitational Physics (Albert Einstein Institute) e il Max Planck Institute for Radio Astronomy, per di più utilizzando il Green Bank Telescope (GBT) della National Science Foundation (NSF) e il MeerKAT Telescope del South African Radio Astronomy Observatory, gli astronomi sono riusciti a individuare e caratterizzare queste nuove pulsar.
Terzan 5: un ammasso globulare affollato
Terzan 5, situato nella costellazione del Sagittario, è un ammasso globulare noto per la sua densità stellare, ed ospita centinaia di migliaia di stelle di vari tipi, rendendolo uno dei luoghi più affollati della nostra galassia; prima di questa scoperta, si sapeva già che Terzan 5 ospitava 39 pulsar ma grazie alla sinergia tra il GBT e il MeerKAT, il numero di pulsar conosciute in questo ammasso è ora salito a 49.
Le nuove pulsar scoperte sono particolarmente interessanti per la loro varietà e stranezza, e Scott Ransom, uno scienziato del NRAO, ha sottolineato l’unicità di trovare una tale varietà di pulsar esotiche in un singolo ammasso, e la scoperta è stata possibile grazie all’archivio di dati del GBT, che ha permesso agli astronomi di determinare la posizione delle pulsar nel cielo, misurare i loro movimenti specifici e osservare come le loro orbite cambiano nel tempo.
Questa scoperta sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale nella ricerca astronomica, senza il contributo combinato del GBT e del MeerKAT, non sarebbe stato possibile individuare e caratterizzare queste pulsar, con il MeerKAT Telescope ha giocato un ruolo cruciale nel determinare la posizione approssimativa di ciascuna pulsar, tracciando e cronometrando la loro rotazione. Questi dati sono stati poi confrontati con vent’anni di osservazioni di Terzan 5 effettuate dal GBT, rivelando i dettagli bizzarri ed eccentrici di queste stelle.
La scoperta delle pulsar: un approfondimento
Le pulsar scoperte nel denso ammasso globulare Terzan 5 sono particolarmente affascinanti per la loro varietà e stranezza, questi oggetti celesti, che sono stelle di neutroni estremamente dense, ruotano rapidamente emettendo impulsi di luce brillanti grazie ai loro potenti campi magnetici, per di più la scoperta di dieci nuove di loro in un singolo ammasso è un evento raro e significativo, che offre agli astronomi una preziosa opportunità per studiare questi fenomeni in dettaglio.
Come detto in precedenza, la scoperta è stata resa possibile grazie all’uso combinato del Green Bank Telescope (GBT) della National Science Foundation (NSF) e del MeerKAT Telescope del South African Radio Astronomy Observatory, il primo, con il suo archivio di dati, ha permesso agli astronomi di determinare la posizione delle pulsar nel cielo, misurare i loro movimenti specifici e osservare come le loro orbite cambiano nel tempo.
Il secondo, d’altra parte, ha giocato un ruolo cruciale nel determinare la posizione approssimativa di ciascuna di loro, tracciando e cronometrando la loro rotazione.
Questi oggetti sono stelle di neutroni che si formano quando una stella massiccia esplode in una supernova, e sono estremamente densi, con una massa pari a quella del Sole compressa in una sfera di soli 20 chilometri di diametro, al punto tale che la loro rapida rotazione e i potenti campi magnetici generano impulsi di luce che possono essere osservati dagli astronomi sulla Terra.
Questi impulsi, che possono essere misurati con estrema precisione, permettono agli scienziati di studiare una vasta gamma di fenomeni astrofisici, dalle onde gravitazionali alla materia oscura.
La scoperta in Terzan 5 è particolarmente interessante per la sua varietà, alcune di queste sono in sistemi binari, dove due stelle di neutroni orbitano l’una intorno all’altra, e questi sistemi sono rari e offrono agli astronomi una preziosa opportunità per studiare le interazioni gravitazionali tra stelle di neutroni, in particolare, uno dei sistemi binari scoperti potrebbe contenere la pulsar a rotazione più veloce mai osservata, con un periodo di rotazione di pochi millisecondi.
La scoperta sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale nella ricerca astronomica, senza la quale non sarebbe stato possibile individuare e caratterizzare tutto ciò, inoltre ha permesso agli astronomi di combinare dati provenienti da diverse fonti, ottenendo una visione più completa e dettagliata di questi oggetti celesti.
Questa scoperta rappresenta un’importante pietra miliare nella ricerca astronomica, questi oggetti celesti, con la loro varietà e stranezza, offrono agli scienziati una preziosa opportunità per studiare una vasta gamma di fenomeni astrofisici, soprattutto grazie alla collaborazione internazionale e all’uso di tecnologie avanzate, aprendo nuove strade per la ricerca futura.
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