“Ha toccato!, Ha toccato!”
Queste le emozionate parole pronunciate dal giornalista Tito Stagno al culmine della lunghissima diretta dell’evento trasmessa dalla RAI, con Ruggero Orlando in collegamento dal centro di controllo della NASA a Houston.
Oggi, dopo 50 anni, l'uomo si prepara a tornare sul suo satellite e questa volta per restarci. La Luna sarà la nuova frontiera da cui l'umanità inizierà ad espandersi nel sistema solare, perché questo è il destino dell'uomo, esplorare e conoscere
“Ha toccato!, Ha toccato!”
Queste le emozionate parole pronunciate dal giornalista Tito Stagno al culmine della lunghissima diretta dell’evento trasmessa dalla RAI, con Ruggero Orlando in collegamento dal centro di controllo della NASA a Houston.
E poco importa che i due giornalisti abbiano avuto un battibecco perché Tito Stagno aveva capito male una comunicazione radio trasmessa dalla Luna e ha annunciato l’avvenuto allunaggio circa 50 secondi prima che il modulo “Aquila” toccasse effettivamente il suolo.
La cosa che conta è che l’uomo ha toccato il suolo lunare e ci ha camminato sopra.
Neil Armstrong e “Buzz” Aldrin sono scesi sulla Luna alle 04,57 di oggi, ora italiana. resteranno storiche le parole pronunciate via radio da Armstrong a beneficio di tutti coloro che seguivano l’allunaggio: “un piccolo passo per un uomo, un passo gigantesco per il genere umano“.
I due astronauti, dopo qualche titubanza hanno preso via via più sicurezza nel muoversi nell’ambiente a bassa gravità della Luna e hanno cominciato a fare giri sempre più larghi intorno al LEM, raccogliendo materiale, polvere di suolo e rocce lunari, destinato agli scienziati.
L’atterraggio è stato il culmine di un’impresa voluta e annunciata nel 1962 dal compianto presidente John F. Kennedy che in un famoso discorso pronunciò le seguenti parole:
“Credo che questa nazione si debba impegnare a raggiungere l’obiettivo, prima che finisca questo decennio, di far atterrare un uomo sulla Luna e di farlo tornare sano e salvo sulla Terra. Nessun progetto spaziale di questo periodo sarà più impressionante per il genere umano, o più importante per l’esplorazione spaziale a lungo raggio; e nessuno sarà così difficile e dispendioso da compiere. Proponiamo di accelerare lo sviluppo del veicolo lunare appropriato. Proponiamo di sviluppare alternativamente dei booster con carburante solido e liquido, molto più grandi di quelli attualmente in sviluppo, finché non sarà certo qual è il migliore. Proponiamo fondi aggiuntivi per lo sviluppo di altri motori e per esplorazioni senza equipaggio che sono particolarmente importanti per uno scopo che questa nazione non trascurerà mai: la sopravvivenza dell’uomo che per primo farà questo audace volo. Ma in un certo senso, non sarà solo un uomo ad andare sulla Luna — se esprimiamo questo giudizio favorevolmente, sarà un’intera nazione. Perché ciascuno di noi dovrà lavorare per portarlo là“.
Insomma, l’America ha vinto la corsa alla Luna e ha aperto un nuovo, affascinante orizzonte all’umanità.
Oggi, dopo 50 anni, l’uomo si prepara a tornare sul suo satellite e questa volta per restarci. La Luna sarà la nuova frontiera da cui l’umanità inizierà ad espandersi nel sistema solare, perché questo è il destino dell’uomo, esplorare e conoscere.