(Adnkronos) – Da quando, nel 2005, è uscito Call of Duty 2, ogni anno è stato segnato dal rilascio di un nuovo titolo della serie. Una cadenza che sembra impossibile, ma mantenuta grazie all'impegno di una flotta di sviluppatori legati ad Activision. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, sono emerse crepe sempre più evidenti in questa fondazione apparentemente solida. Call of Duty: Modern Warfare III segna un punto di svolta in questo ciclo apparentemente interminabile. Sviluppato da Sledgehammer Games in un periodo apparentemente breve, il gioco ha dato l'impressione di dover rinunciare a una potenziale continuazione di Advanced Warfare, altra saga molto amata dai fan nell'universo di CoD, suscitando una certa delusione. Il gioco, inizialmente previsto come DLC per Modern Warfare II, è diventato invece un titolo a se stante, mantenendo viva la tradizione annuale. La trama di Modern Warfare III inizia immediatamente dopo gli eventi del titolo precedente, riproponendo alcuni degli stessi personaggi e situazioni. Tuttavia, la brevità della campagna per giocatore singolo è evidente. Con una durata inferiore alle quattro ore a difficoltà normale, la storia soffre di sviluppi affrettati e manca di impatto emotivo. Anche se i personaggi come Farah, Price e Ghost rimangono memorabili, la trama sembra fare affidamento eccessivo sulla nostalgia per i giochi originali della serie Modern Warfare. Il gioco introduce le "Open Combat Missions", che promettono maggiore libertà di azione, ma in realtà si limitano a offrire l'illusione della scelta. Queste missioni, che spesso riciclano mappe da aree precedenti di Warzone, finiscono per rivelarsi ripetitive e superficiali, mancando di sfide inventive o significative. Al contrario, le missioni lineari tradizionali, con la loro azione cinematografica e set spettacolari, sono tra i momenti più apprezzabili del gioco.
Il multiplayer di Modern Warfare III è dove il gioco brilla davvero. Con meccaniche di gioco coinvolgenti, una varietà di mappe e modalità, e un sistema di matchmaking basato sull'abilità, offre un'esperienza gratificante sia per i veterani sia per i nuovi giocatori. La velocità delle partite e la vasta gamma di opzioni di personalizzazione rendono il multiplayer una delle parti più forti del gioco. La modalità Zombie ha subito una trasformazione, allontanandosi dalle battaglie tradizionali su mappe piccole e diventando più simile a una missione basata su una mappa ampia, che ricorda il gameplay di Warzone e DMZ. Questo cambiamento può attrarre nuovi giocatori, ma potrebbe non soddisfare i fan di lunga data della modalità. Dal punto di vista grafico e sonoro, Modern Warfare III non delude. Nonostante alcune aree possano non brillare come ci si aspetterebbe, in generale, il gioco mantiene l'elevato standard qualitativo della serie, specialmente nel suo aspetto audio. In definitiva, Call of Duty: Modern Warfare III è un gioco che riesce a catturare l'essenza della serie pur mostrando i segni di una produzione affrettata. La sua campagna, seppur breve e con una trama non del tutto convincente, è bilanciata da un solido multiplayer e un approccio innovativo alla modalità Zombies. Sebbene possa non essere ricordato come uno dei migliori titoli della serie, offre un'esperienza Call of Duty autentica e divertente, che continua a dimostrare perché questa serie rimanga una delle più amate nel panorama dei videogiochi.
Formato: PC, PS4, PS5 (versione testata), Xbox One, Xbox Series X|S, Switch Editore: Activision Sviluppatore: Sledgehammer Games Voto: 7/10 —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Call of Duty: Modern Warfare III, la recensione
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