di Oliver Melis
La Terra, il nostro pianeta, sarebbe dovuto finire più e più volte, almeno secondo diverse teorie catastrofiste. Facciamo un passo indietro nel tempo di quasi quarant’anni e torniamo nel 1982, data 10 marzo. Vi ricorda qualcosa? A qualcuno non dirà proprio niente ma altre persone ricorderanno.
John Gribbin con Stephen Plagemann nel 1974 scrissero un libro intitolato “The Jupiter effect” dove predissero la distruzione della Terra proprio il 10 marzo del 1982. La causa? Uno straordinario allineamento dei pianeti che, proprio in quella data, avrebbe portato un repentino cambiamento del clima a causa del cambiamento della rotazione terrestre gettando l’umanità nel caos. Secondo i due autori si sarebbero verificati dei terremoti in ogni punto del globo e il più catastrofico sarebbe stato in California, nella faglia di San Andreas.
A scatenare il caos un raro allineamento planetario che avrebbe coinvolto tutti i pianeti del sistema solare da Mercurio fino a Plutone, quest’ultimo anni dopo fu declassato a pianeta nano. I pianeti si sarebbero trovati in quella data racchiusi in un settore eliocentrico di 95°, quindi non proprio sulla stessa linea, e per questo la teoria venne da subito sbugiardata perché priva di fondamento scientifico.
All’epoca non ci fu alcun allineamento planetario nemmeno di alcuni dei pianeti del sistema solare e si ritiene che anche se un giorno tale allineamento si verificasse, la massa complessiva dei pianeti sarebbe poco più di un millesimo di quella del Sole e per questo motivo gli influssi gravitazionali sarebbero del tutto trascurabili.
La realtà era un’altra, molto semplice e banale, infatti il raggruppamento planetario segnalato dai due autori avviene mediamente ogni due o tre secoli, il prossimo allineamento di quel tipo, ad esempio, avverrà il 19 maggio 2161.
Un vero e proprio allineamento è invece impossibile, infatti le orbite dei pianeti giacciono su piani differenti ma, nonostante questo, il libro di John Gribbin e Stephen Plagemann ebbe un discreto seguito, infatti anche la scrittrice Caterina Kolosimo pubblicò un libro dal titolo “Sopravviveremo al 1982?” libro che uscì nel 1979 che raccontava le possibili conseguenze dell’allineamento planetario sulla falsa riga di quanto scritto dai due autori.
Un altro studioso, John Moeus calcolò alcune date per allineamenti planetari simili ma con ampiezza minore riducendola a dieci gradi e non considerando tutti i pianeti del sistema solare, Sole e Luna esclusi. Una delle date calcolate da Moeus è non troppo distante da noi nel tempo, 7 settembre 2040; non ci resta che aspettare, anche se non mancano le previsioni praticamente a cadenza annuale di presunte apocalissi, basta ricordare i continui annunci sull’arrivo di Nibiru…
Fonti: Accade oggi; http://phobosproject.blogspot.com