il disturbo generalizzato d’ansia (GDA) è un disturbo psichiatrico caratterizzato dalla presenza di sintomi ansiosi, di natura sia psichica che fisica. Essendo tali disturbi, appunto, generalizzati non sono riconducibili ad una specifica causa. Infatti, chi soffre di tali disturbi vive in un perenne e costante stato di tensione ed apprensione e tende, inoltre, a preoccuparsi esageratamente e smisuratamente in qualunque circostanza e situazione. L’ansia, coinvolgendo differenti aree tematiche come la famiglia, il denaro, il lavoro, la salute, il futuro e la condizione economica, provoca nel soggetto che ne è affetto anche disturbi all’umore che, molto spesso, sfocia in malumori e malcontenti.
Qual è il rapporto tra orecchie ed ansia?
Molto spesso si utilizza il termine ansia in modo non corretto quando, ad esempio, si vuole indicare una particolare situazione che causa stress temporaneo, oppure rivolto ad altro soggetto particolarmente soffocante ed opprimente.
In realtà, dal punto di vista della salute, l’ansia è un vero e proprio disturbo che sarebbe opportuno non sottovalutare.
I sintomi con cui il disturbo in oggetto si manifesta sono molteplici e di differente natura. Tra i più comuni vi è l’acufene, chiaro riferimento che collega la pressione delle orecchie e l’ansia.
L’orecchio che fischia crea fastidio, stress eccessivo ed ansia. Dal proprio canto, l’ansia contribuisce al peggioramento del fischio dell’orecchio innescando, così, un circolo vizioso, doloroso e pericoloso per il soggetto.
Quanti e quali sono i sintomi fisici dell’ansia?
L’ansia può manifestarsi con vari sintomi. Le cause di tale disturbo non sono, ad oggi, ancora ben definite e ben comprese. Ecco, quindi, il motivo che spinge a parlare di disturbo a genesi multifattoriale, ossia ove intervengono componenti psicologiche, ambientali e biologiche come le esperienze negative o traumatiche, permanenza temporale prolungata in situazioni e condizioni di forte stress, malattie croniche ed invalidanti. Anche la personalità dell’individuo ha un ruolo importante nella comparsa di questo disturbo. Alcuni studi hanno dimostrato come i soggetti particolarmente introversi e pessimisti sono più propensi all’ansia.
Tornando ai sintomi, è bene specificare che possono essere fisici, mentali e generalizzati.
I più comuni sintomi fisici, che interessano il corpo e le sue funzioni, possono a loro volta essere suddivisi in otto macrocategorie.
- Sintomi respiratori: asma, difficoltà a respirare, sensazione di soffocamento, sensazione di nodo alla gola, dispnea;
- Sintomi neuromuscolari: tremori e sensazione di instabilità delle gambe; formicolii, sensazione di affaticamento, dolori e contrazioni muscolari;
- Sintomi gastrointestinali: reflusso, difficoltà di digestione, dissenterie o stitichezza, nausea, gastrite, sindrome del colon irritabile;
- Sintomi cardiovascolari: palpitazioni, tachicardia, dolore al petto, cali di pressione, sensazione di svenimento, palpitazioni e battito accelerato;
- Sintomi neurologici: vampate di calore o brividi improvvisi, sensazione di instabilità corporea, vertigini;
- Sintomi urinari: aumento improvviso della frequenza di minzione;
- Sintomi di insonnia: difficoltà ad addormentarsi, frequenti risvegli notturni e riposo discontinuo;
- Sintomi motori: irrequietezza, incapacità di rilassare il proprio corpo.
Altri sintomi del disturbo d’ansia generalizzata
Il disturbo d’ansia generalizzata può manifestarsi anche con la comparsa di sintomi non fisici.
Tra i sintomi mentali si possono citare:
- Sensazione di vertigini;
- Sensazione di svenimento o stordimento;
- Sensazione di perdere il controllo;
- Sensazione di impazzire;
- Paura di morire.
Per poter prevenire questo disturbo sarebbe opportuno dedicare del tempo alla cura della propria persona, riposando, ritagliando del tempo per svolgere attività fisica e per dedicarsi alle proprie passioni ed hobby, prendersi cura della propria alimentazione, avere una vita sociale attiva e limitare il consumo di alcool e caffeina.
Quando si parla di disturbi che possono compromettere lo stato di salute del soggetto, è consigliato rivolgersi sempre ad un medico esperto.