La neve a base acquosa è stata recentemente scoperta su Marte – e non era prevedibile. Cade solo di notte, succede improvvise esplosioni di neve e la maggior parte delle neve caduta non rimane in superficie ma sublima semplicemente in gas direttamente dalla fase solida.
Il ghiaccio, invece, è abbastanza comune su Marte. Può presentarsi come ghiaccio d’acqua ma la maggior parte, almeno in superficie, è ghiaccio secco, biossido di carbonio congelato, e concentrato soprattutto ai poli di Marte. Quando le temperature aumentano, gran parte di questo ghiaccio sublima e l’atmosfera si arricchisce di anidride carbonica. Quando le temperature tornano a scendere lo strato di ghiaccio polare si estende nuovamente riassorbendo parte dell’anidride carbonica.
Questi frequenti ed improvvisi cambiamenti di temperatura spesso portano alla formazione di dune miste di neve e ghiaccio a base di anidride carbonica, come dimostra la splendida immagine diffusa dalla NASA ripresa dal Mars Reconnaissance Orbiter della NASA.
Si tratta di dune normali, di sabbia, formate dai venti del Pianeta Rosso. La caduta della neve notturna e il ghiaccio formato dalle basse temperature di queste altissime latitudini nell’emisfero settentrionale disegnano le creste e le troche delle dune rendendole spettacolari.
Durante la primavera, quando le temperature salgono, la neve e il ghiaccio sublimano rapidamente. Ma non completamente. Parte dell’acqua sgocciola verso il basso tra i granelli di sabbia. Ciò si traduce nello spettacolare effetto di colori cremisi, bianco, ruggine visibile nella foto.
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