Varianti inglese e sudafricana, efficace il vaccino Pfizer

Rassicurante scoperta dei ricercatori di Pfizer e della University of Texas Medical Branch che hanno confermato come il vaccino messo a punto dall'azienda farmaceutica americana, sia efficace anche contro le due nuove varianti di coronavirus emerse nelle ultime settimane, quella inglese e quella sudafricana

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Efficace anche sulla nuova variante inglese e su quella sudafricana. Buone notizie dal fronte del vaccino contro il covid-19 messo a punto in tempi da record dalle aziende farmaceutiche Pfizer e BioNTech, perché uno studio pubblicato lo scorso giovedì su bioRxiv, ha evidenziato come esso sia efficace anche contro queste due mutazioni del coronavirus, così come su altre 15 varianti. Un risultato che fa tirare un profondo sospiro di sollievo ai ricercatori di tutto il mondo, che hanno investito tutte le loro forze nell’ultimo anno per ottenere un rimedio al virus.

A generare tanta preoccupazione nel mondo scientifico nelle scorse settimane, il fatto che la variante inglese, chiamata N501Y, sarebbe capace di alterare una parte chiave della proteina spike che il virus utilizza per entrare nelle nostre cellule e riprodursi infettandole.

Dunque varianti decisamente più contagiose, con picchi addirittura del 70%, ma non per questo più aggressive o capaci di resistere al vaccino, che nei prossimi mesi sarà protagonista assoluto della più imponente campagna di vaccinazione mai effettuata a livello globale. A condurre lo studio i ricercatori della Pfizer insieme a quelli della University of Texas Medical Branch, che hanno analizzato il sangue dei pazienti immunizzati col vaccino.

Va ricordato però che lo studio non esamina queste varianti in modo diretto, ma si focalizza su una singola mutazione di queste varianti, ossia appunto la N501Y, come ha ricordato Deepti Gurdasani, epidemiologo clinico presso la Queen Mary University of London. Ora i ricercatori sperano di avere maggiori informazioni su come i vaccini combattano le nuove varianti, perché se è vero che è rassicurante sapere che il farmaco le combatte, è però altrettanto vero che c’è bisogno di saperne di più sulle varianti del virus combinate con altre mutazioni, poiché se unite tra loro, potrebbero agire diversamente.