Titano, il satellite di Saturno, fisicamente somiglia alla Terra e Marte. Perché questo dovrebbe interessarci?

“Guardando le immagini di Titano o di Marte si vedono valli, montagne, letti di fiumi e di laghi e colpisce la somiglianza con scenari simili sulla Terra. Ma le apparenze possono ingannare"

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Ormai sappiamo che Titano, il satellite di Saturno, oltre ad essere uno dei pochi corpi del sistema solare ad essere dotato di un’atmosfera, è attraversato da fiumi che presentano un alveo più simile a quello degli antichi fiumi di Marte che a quelli della Terra.

Titano, la più grande luna di Saturno, è uno dei mondi più misteriosi del nostro sistema solare. Ha fiumi e laghi di metano, nuvole e foschia, montagne e valli – che, ad un osservatore superficiale, possono ricordare la Terra. Non è, però, chiaro come possa presentare queste caratteristiche.

I fiumi e la topografia di Titano rispecchiano in superficie ciò che accade al suo interno”, spiega Benjamin Black, ricercatore presso la City University di New York. “Se riusciremo a capire cosa sta succedendo in superficie e perché, potremo cominciare a capire la storia di questo piccolo pianeta“.

Studiare i fiumi sulla terra o i letti dissecati dei fiumi marziani è relativamente facile: abbiamo satelliti in orbita intorno entrambi i pianeti che inviano continuamente nuove immagini ad alta risoluzione, ma Titano è molto più difficile da osservare. Abbiamo solo un paio di immagini a buona risoluzione della superficie, inviate nel 2005  dalla sonda Huygens, tutte le altre immagini che abbiamo sono a bassa risoluzione o velate dalla fitta foschia spesso presente nell’atmosfera della luna di Saturno.

Al fine di confrontare la topografia di questi tre mondi, Black ed i suoi colleghi hanno combinato le immagini ad alta risoluzione di Marte e della Terra e le hanno abbinate alle immagini di Titano inviate dalla sonda Cassini.
Guardando le immagini di Titano o di Marte si vedono valli, montagne, letti di fiumi e di laghi e colpisce la somiglianza con scenari simili sulla Terra,” spiega Black. “Ma le apparenze possono ingannare”.

Nonostante la familiarità dei paesaggi, i ricercatori hanno scoperto che le topografie di Titano e Marte hanno cause molto diverse da quella della Terra. Sul nostro pianeta il terreno è costantemente rimodellato dalla tettonica a placche che spinge catene montuose che spesso creano barriere che deviano i fiumi. Né Titano né Marte, al contrario, hanno movimenti tettonici e questi due mondi hanno ottenuto le loro montagne e valli in altri modi. “Il fatto che la Terra è così diversa dagli altri due potrebbe far pensare che, invece, Marte e Titano sono molto simili”, afferma Jonathan Lunine della Cornell University. “Ma non è vero, non lo sono. Si tratta proprio di tre corpi celesti completamente diversi uno dall’altro“.

Su Marte, Black e il suo team hanno trovato antichi fiumi che scorrevano seguendo le caratteristiche topografiche della superficie, cosa che ci indica che il terreno è venuto prima e che ha diretto il flusso dei fiumi e ora gli uici cambiamenti topografici che osserviamo sono provocati dal vento che modella le dune. Su Titano, però, abbiamo osservato prove di attività geologica recente, forse tutt’ora in corso, che influenza le principali caratteristiche topografiche della luna. La sua topografia su larga scala potrebbe essere generata da cambiamenti di spessore della crosta di ghiaccio che ricopre il pianeta, causati dalle forze di marea provocate da Saturno.

Teoricamente, una volta comprese le cause di questi cambiamenti potremmo riuscire a capire da dove arriva tutto il metano costantemente presente nell’atmosfera di Titano che, nel sistema solare costituisce un unicum e, per ora, resta uno dei più grandi misteri di Titano.

Sappiamo infatti che, sulla Terra, il metano è un idrocarburo di origine fossile ma l’osservazione su altri corpi celesti, almeno apparentemente privi di vita, ci costringono a pensare ad un’origine abiotica, tranne nei casi di Marte, dove più volte i ricercatori della NASA e dell’ESA hanno osservato emissioni di metano dalla superficie in atmosfera localizzate in aree specifiche, facendo ipotizzare che possano essere legate ad attività biologiche che avvengono nel sottosuolo, e Titano dove si ipotizza la presenza di un qualche catalizzatore esotico o un’ancora più esotica forma di vita metanogena.

C’è così tanto che non sappiamo sulla storia geologica di Titano”, dice Black “che capire in cosa si differenzia dalla Terra è un’esperienza eccitante di per sé”.

Fonte: science.aag0171