Nel 2020 l’esplorazione spaziale ha regalato momenti di esaltazione e di gloria, nonostante i problemi e lo stress legato alla pandemia provocata dal coronavirus.
Le missioni spaziali del 2020
Gli Stati Uniti hanno riportato in orbita loro astronauti dopo oltre dieci anni, tre paesi hanno inviato navicelle spaziali verso Marte e robot esploratori hanno portato sulla Terra campioni di materiali raccolti sulla Luna e un asteroidi.
La Cina ha da poco portato con successo una missione spaziale; un velivolo è atterrato sulla superficie lunare e ha raccolto materiale, che è stato riportato sulla Terra.
Il Giappone ha riportato sulla Terra pezzi dell’asteroide Ryugu e altri campioni di asteroidi sono in arrivo grazie alla sonda spaziale Osiris-Rex della NASA ha aspirato manciate di ghiaia dall’asteroide Bennu in ottobre per il ritorno nel 2023.
L’inizio dei voli spaziali privati
La società SpaceX di Elon Musk a maggio, è diventata la prima azienda privata capace di portare in orbita esseri umani, un risultato fino a quel momento raggiunto solo tre superpotenze globali. I due piloti collaudatori sono stati i primi astronauti della NASA a pilotare una astronave non fabbricata dall’agenzia spaziale statunitense dopo 40 anni e, inoltre sono stati i primi a decollare dalla Florida, dopo la fine del programma Space Shuttle nel 2011.
A novembre, altri quattro astronauti hanno guidato una capsula SpaceX Dragon verso la Stazione Spaziale Internazionale e tre settimane dopo, la società di Musk ha lanciato la sua più grande spedizione di merci verso la stazione spaziale per conto della NASA.
L’altro trasportatore privato di equipaggi nello spazio individuato dalla NASA è la Boeing, la quale sta cercando di risolvere alcuni problemi nella fase dello sviluppo del suo veicolo; al momento è previsto un volo di prova per la primavera senza equipaggio umano se la capsula raggiungerà la stazione spaziale, i primi astronauti potrebbero volare sullo Starliner entro l’estate.
A fine anno la società di Elon Musk ha effettuato un volo di prova stratosferico di Starship, la nave spaziale che sta costruendo per trasportare le persone sulla Luna e su Marte; la prova è stata molto soddisfacente anche se al momento del touch down si è verificata una esplosione.
Le prospettive del 2021
Le missioni spaziali più importanti programmate per il 2021 sono state confermate nonostante le complicazioni legate alla pandemia: Verso Marte saranno lanciatiil primo veicolo spaziale interplanetario degli Emirati Arabi Uniti e il rover Perseverance della NASA atterrerà il 18 febbraio sul fondo di un lago dove si ipotizza che in tempi passati ci fossero forme di vita microscopica; anche i cinesi manderanno verso il pianeta rosso il veicolo spaziale Tianwen andrà alla ricerca di segni di vita passata.
Molto importante è il fatto che il prossimo autunno sarà lanciato il successore del telescopio spaziale Hubble, chiamato James Webb.
Oltre a questo si prevede che inizierà il turismo spaziale: SpaceX prevede, infatti, di lanciare il primo volo Dragon finanziato privatamente in accordo con la società Axiom Space con sede a Houston.
Michael Lopez-Alegria di Axiom, un ex astronauta della NASA ed ex presidente della Commercial Spaceflight Federation, accompagnerà l’uomo d’affari israeliano Eytan Stibbe e altri due clienti paganti alla stazione spaziale; ancora non è chiaro se Tom Cruise si unirà a loro, dal momento che l’attore era in trattative con la NASA quest’anno per le riprese di un film sulla stazione spaziale.
Altre due compagnie di viaggi spaziali, Blue Origin di Jeff Bezos e Virgin Galactic di Richard Branson, stanno ancora effettuando voli di prova e devono ancora fissare date precise per il lancio di clienti su voli brevi entro l’orbita terrestre.
La NASA a Novembre dovrebbe lanciare il suo nuovo razzo verso la Luna, lo Space Launch System, con una capsula Orion che verrà lanciata senza equipaggio.
La presidenza Trump ha fatto bene alle missioni spaziali
L’amministrazione Trump aveva fissato la scadenza del 2024 per il primo sbarco sulla luna di astronauti sulla luna, mezzo secolo dopo il programma Apollo della Nasa, la quale di recente ha presentato i 18 astronauti che si addestreranno per il programma lunare intitolato ad Artemide, la mitologica sorella gemella di Apollo.
John Logsdon, professore emerito allo Space Policy Institute della George Washington University ha affermato che l’amministrazione Trump ha dato un grande impulso al programma spaziale civile statunitense facendo notare, che essa non ha mai fatto mancare i finanziamenti per i programmi della Nasa e ha segnato la svolta decisiva verso la fase dei voli spaziali di natura commerciale e ha concluso dicendo che questa è un’eredità su cui l’amministrazione Biden può costruire una serie continua di successi negli anni futuri.