L’ex direttore del CDC: il SARS-CoV-2 è fuggito da un laboratorio

Le origini del SARS-CoV-2, il virus che causa la malattia nota come COVID-19, sono state oggetto di infuocati dibattiti portando alcuni esperti ad affermare che potremmo non sapere mai da dove proviene il nuovo coronavirus. L'idea che il virus SARS-CoV-2 provenga da un laboratorio è nata all'inizio della pandemia, quando ha iniziato a circolare la voce che un biolaboratorio ad alta sicurezza a Wuhan, il Wuhan Institute of Virology (WIV), stavano studiando i coronavirus

0
1127

Il virus SARS-CoV-2 sarebbe sfuggito al controllo in un laboratorio di Wuhan in Cina iniziando a diffondersi già a settembre 2019. A sostenere questa tesi non sono i soliti cospirazionisti ma niente meno che l’ex direttore dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) il dottor Robert Redfield.

Redfield  sostiene che il coronavirus sia fuggito da un laboratorio di Wuhan, senza aver portato a conferma di quanto dichiarato alcuna prova. Molti esperti infatti hanno respinto questa teoria ritenendola assolutamente improbabile e priva di ogni fondamento.

Redfield in un’intervista con la CNN rilasciata lo scorso venerdì 26 marzo, ha sottolineato che questa era la sua “opinione” sulle origini del SARS-CoV-2, senza tuttavia mostrare alcuna prova. “Adesso posso solo avere opinioni”, ha detto alla CNN.

Redfield, che ha guidato i Centri USA per il controllo e la prevenzione delle malattie durante il primo anno della pandemia,ritiene che lo scenario della “fuga dal laboratorio” sia più probabile di qualsiasi alternativa, compresa quella che afferma che la pandemia sia esplosa dopo il passaggio del SARS-CoV-2 dagli animali agli esseri umani o partita da un mercato che commercia animali vivi.

Le origini del SARS-CoV-2, il virus che causa la malattia nota come COVID-19, sono state oggetto di infuocati dibattiti portando alcuni esperti ad affermare che potremmo non sapere mai da dove proviene il nuovo coronavirus

L’idea che il virus SARS-CoV-2 provenga da un laboratorio è nata all’inizio della pandemia, quando ha iniziato a circolare la voce che un biolaboratorio ad alta sicurezza a Wuhan, il Wuhan Institute of Virology (WIV), stavano studiando i coronavirus. 

Nonostante queste voci, sono stati tanti gli scienziati che hanno smentito tale possibilità, dichiarando che la spiegazione più probabile è che il nuovo coronavirus sia venuto alla luce naturalmente, trasmesso dai pipistrelli a un altro animale e poi agli esseri umani.

Recentemente, un gruppo di ricercatori dell’Organizzazione mondiale della sanità, che sta indagando sulle origini del SARS-CoV-2, ha dichiarato di condividere questa ipotesi: i funzionari dell’OMS hanno affermato che il virus probabilmente è passato dai pipistrelli agli animali negli allevamenti di fauna selvatica in Cina, e poi a esseri umani.

Anche l’ex presidente degli Stati Uniti  Donald Trump ha spesso accusato la Cina di aver causato la pandemia, definendola “China Virus” e persino “Kung Flu”, descrizioni offensive che sono state ampiamente criticate perché alimentavano gli attacchi contro gli asiatici americani.

L’ex direttore del CDC ha dichiarato di non credere affatto alla teoria del pipistrello, sostenendo che quando un patogeno passa da una zoonosi all’uomo, occorre un po’ di tempo per capire come diventare sempre più efficiente nella trasmissione da uomo a uomo.

Redfield  non crede che questo abbia senso. Tuttavia Redfield non ha mai sostenuto che il SARS-CoV-2 sia artificiale, un virus “ingegnerizzato” ma che fosse solo sfuggito al laboratorio di Wuhan.

SARS-CoV-2 fare chiarezza sulle origini

Anthony Fauci, uno dei massimi esperti di virologia e consigliere sanitario del presidente USA Joe Biden, ha afferrnato che l’opinione di Redfield non è condivisa dalla maggioranza dei funzionari sanitari.

L’OMS dovrebbe pubblicare a breve un rapporto sulle origini del virus elaborato da un team composto da 17 esperti internazionali. Ci sono quattro teorie principali, compresa quella che chiama in causa la fuga dal laboratorio, ma la ricerca degli scienziati coinvolti mostra che la più probabile è che il virus sia passato agli esseri umani dopo il passaggio del virus dai pipistrelli a una specie ospite intermedia ancora sconosciuta.

L’attuale direttore del CDC, Rochelle Walensky, non ha commentato le parole di Redfield  dichiarando che non ha ancora un’opinione a favore o a sfavore di alcuna delle ipotesi, aggiungendo di attendere le conclusioni del rapporto dell’OMS.

In attesa di rapporto

La discussione sul ruolo di un laboratorio nella riproduzione del coronavirus si è concentrata sul fatto che fosse prodotto o modificato sinteticamente, ha spiegato Stanley Perlman, virologo dell’Università dell’Iowa specializzato in coronavirus

Probabilmente il virus è troppo complesso da essere ingegnerizzato con tecniche genetiche standard.

Il problema con quanto sostenuto da Redfield che suppone che il SARS-CoV-2 sia stato coltivato in laboratorio utilizzando cellule umane è che la coltura stessa renderebbe il virus meno aggressivo perché adattato a un ambiente privo di cellule T e anticorpi – che normalmente tengono sotto controllo gli invasori.

Sebbene ci siano molti esempi di virus che sono stati resi meno pericolosi dalla crescita nelle cellule umane, Perlman ha concluso affermando: “Non riesco a pensare ad un esempio in cui qualcuno abbia reso un virus più virulento in questo modo“.