I rapimenti alieni, o Incontri ravvicinati del 4° tipo, o, ancora, Abduction, sarebbero dei veri e propri sequestri di persona effettuati, a dar retta ai sequestrati, da esseri alieni di vario tipo, più spesso piccoli esseri grigi dalla testa enorme, esseri alieni simili a noi, i nordici o esseri ributtanti che ricordano dei rettili, come nel caso occorso a un “rapito” italiano divenuto noto alle cronache negli anni settanta.
Le abductions sono state raccontate per la prima volta negli anni sessanta ma differiscono totalmente dalle storie raccontate dai tanti contattisti che sostengono di essere stati avvicinati dagli alieni e invitati a salire nello loro navi. Le abductions sarebbero invece dei rapimenti dove il protagonista si troverebbe del tutto indifeso e alla mercé di esseri alieni che avrebbero lo scopo di eseguire esperimenti sulle cavie umane, dal prelievo di liquidi corporei, fino ai rapporti sessuali veri e propri raccontati da alcuni addotti. A differenza dei contattisti, i rapiti in genere non ricordano niente o quasi dei rapimenti, che riemergerebbero in sogno o sotto ipnosi regressiva.
Ma Cosa ci dice la scienza delle abduction? Sono veramente gli alieni a portarle a termine come raccontano “rapiti” e una frangia di ufologi? Sono portate a termine da militari per fare esperimenti segreti? Sono balle inventate di sana pianta? Sono dovuti a fenomeni psicologici?
I fatti
Se un rapimento avviene, a prescindere da chi lo attui, chi lo programma e lo porta a compimento dovrebbe lasciare delle tracce, infatti spesso si parla di impianti, di cicatrici e ricordi che possono essere confrontati se ci sono diversi casi di rapimento, foto e filmati o tracce di elementi palesemente extraterrestri. Ad esempio, se gli impianti alieni che tanti ufologi portano come prova inoppugnabile fossero davvero tali, la composizione isotopica dei loro materiali sarebbe probabilmente diversa da quella terrestre, provenendo da un altro pianeta. Altre prove potrebbero essere le testimonianze di persone terze presenti durante le fasi del rapimento in modo da poter fare le opportune verifiche del caso.
La psicologia del rapito
Molte presunte vittime di abduction credono di aver vissuto un ‘esperienza al punto che ricordare il rapimento innesca in loro le stesse reazioni psicologiche delle vittime di traumi verificabili. I ricordi dei rapimenti iniziano con esperienze reali ma inspiegabili, come afferma Susan Clancy nei suoi studi sui rapiti che raccontano spesso di subire una sorta di “paralisi del sonno” che ricorre spesso nei fenomeni di rapimento ripetuti e in fenomeni parapsicologici. La paralisi del sonno è un evento fisiologico e contribuisce a rafforzare la convinzione che i rapimenti siano eventi reali.
Un processo culturale
Credere di essere vittima di un’abduction è parte di un processo dove il soggetto “si lascia guidare dalla disponibilità culturale che si adatta ai fatti che emergono dai ricordi spesso guidati dagli ufologi durante le fasi di ipnosi regressiva che portano a galla il vissuto nascosto o che emergono in parte solo in sogno”. Come si spiegano racconti simili degli addotti? Come mai si sanno tante cose su alieni tecnologicamente cosi evoluti da arrivare sulla Terra e condurre esperimenti senza lasciare tracce? Le vittime spesso ricorrono a esperti per recuperare ricordi persi o memorie cancellate ma gli interventi influenzano e addirittura creano i “ricordi” dei presunti addotti, anzi, spesso i ricordi degli addotti coincidono con le credenze personali dei terapisti, come ammise l’influente terapista delle abduction e autore John Mack, aggiungendo che “chi viene analizzato sembra scegliere il ricercatore che più si adatta alla propria esperienza”
Collocazione storica
I primi “presunti contatti” con esseri di altri mondi risalgono ai primi decenni del 900, dove soprattutto esseri provenienti dal nostro stesso sistema solare, Venere, Marte, Giove si palesano e entrano in contatto con uomini scelti come emissari o ambasciatori di pace e fratellanza. Nel corso del tempo però le cose cambiano e gli alieni non sono più belli, biondi e pacifici, in pratica quello che dovrebbe rappresentare la parte migliore di noi esseri umani ma cambiano, assumono forme diverse, sgraziati, piccoli, grigi e con grandi occhi inespressivi spesso in combutta con esseri simili a noi o con veri e propri mostri.
Conclusioni
Da decenni nel contesto ufologico si parla spesso di abductions ma la scienza resta fredda e scettica in mancanza di prove concrete. L‘ufologia ha prodotto, soprattutto negli ultimi anni, moltissime bufale che non hanno certamente giovato al settore ma sicuramente arricchito molti speculatori. Questo succede anche a chi racconta di essere rapito, sono spesso saltate fuori incongruenze o falsità in tante storie di abductions ,non si sa se per eccesso di protagonismo o con altri intenti. Anche gli ufologi spesso ci mettono lo zampino sfruttando la suggestionabilità di tanti soggetti. Il racconto non basta, ci vogliono le prove e per ora che nessun addotto ha mai fatto analizzare alcunché di significativo.
In definitiva nessun materiale alieno è stato mai portato come prova o un’informazione scientifica non conosciuta ai nostri scienziati. Gli addotti, quelli che così vengono catalogati negli annali delle riviste ufologiche o dei libri, non sono addotti ma credono semplicemente di esserlo per suggestioni indotte.