“Mappate” oltre un milione di galassie sinora sconosciute

Gli astronomi sono riusciti ad andare ben oltre quanto fatto sinora in materia di mappatura dell'Universo grazie a un nuovo radiotelescopio all'avanguardia, e a un punto di osservazione decisamente privilegiato: l'emisfero australe

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Un recente studio, condotto osservando i cieli dell’emisfero australe, grazie all’utilizzo di onde radio, ha portato alla scoperta dell’esistenza di oltre un milione di galassie posizionate al di là della Via Lattea e rimaste sinora sconosciute.

Questa ricerca, denominata RACS (acronimo che sta per Rapid ASKAP Continuum Survey), si è avvalsa di un modernissimo radio telescopio, l’ASKAP (Australian SKA Pathfinder) che in meno di due settimane è stato capace di fornire immagini cinque volte più precise e due volte più dettagliate rispetto agli studi del passato che, per ottenere risultati, hanno impiegato anche anni di lavoro.

L’astronomia moderna si avvale di lunghezze d’onda multiple, ma cosa sono esattamente? Tutto ciò che è presente nell’Universo, inclusi noi umani, emette radiazioni ad ampio spettro, chiamate spettro elettromagnetico, composto sia da luce visibile che da luce invisibile come i raggi X, gli ultravioletti, gli infrarossi e le onde radio. Ogni lunghezza d’onda porta con sé delle informazioni di fondamentale importanza per la comprensione dell’Universo: quelle più lunghe sono le onde radio e ci aiutano nello studio degli ambienti più estremi dell’Universo, siano essi nubi fredde di gas o giganteschi buchi neri; esse sono capaci di attraversare le nubi, le polveri e l’atmosfera con facilità, ma per essere captate, c’è bisogno di antenne molto grandi: proprio per questo l’Australia, con i suoi spazi sterminati, è il posto perfetto dove installare dei radiotelescopi così grandi. Ed è qui, da questo punto di osservazione privilegiato, che è stato condotto lo studio che ha portato alla scoperta della presenza di milioni di vere e proprie galassie oltre la Via Lattea.

La radioastronomia è un campo di ricerca relativamente recente, non ha nemmeno un secolo di storia dietro di sé visto che risale all’incirca al 1930, e ha permesso agli studiosi di tracciare la prima vera radio mappa dettagliata, che include tutto ciò che un telescopio è in grado di vedere dalla sua posizione nell’emisfero australe. Questo studio, denominato Molonglo Sky Survey e condotto dall’Università di Sydney, è stato completato nel 2006, dopo un decennio di osservazioni che hanno portato i ricercatori a tracciare il 25% dell’intero cielo per divulgarne quindi i dati finali.

Proprio per questo motivo, sebbene questo studio sia importante, esso passa in secondo piano rispetto a quello condotto dal team di ricercatori della Divisione di Astronomia e Scienze Spaziali della CSIRO (l’agenzia nazionale australiana per le scienze), che è stato in grado di tracciare ben l’83% del cielo in soli dieci giorni proprio grazie all’utilizzo del radiotelescopio ASKAP.

Come già detto, questa ricerca, denominata RACS, ha prodotto 903 immagini, ognuna delle quali ha richiesto 15 minuti di esposizione, inserite in una mappa che copre l’intera area. Ogni puntino luminoso non rappresenta una singola stella, bensì una intera galassia. E mentre lo studio Molonglo Sky ha identificato “soltanto” 260000 galassie, questo ne ha individuate oltre 3 milioni.

Davvero una sostanziale differenza che rappresenta un enorme passo avanti nella mappatura dell’Universo, essenziale non solo per la navigazione sulla Terra, ma anche per raccogliere importanti informazioni sul nostro stesso pianeta. E’ grazie a scoperte come questa che gli astronomi sono oggi in grado di comprendere come le galassie si sono comportate nel corso del tempo, da cosa deriva la loro forma a spirale, ellittica o irregolare.

Insomma lo studio RACS della CISRO, grazie all’utilizzo di questo radiotelescopio capace di vedere a distanze vastissime, ci permette di capire e conoscere meglio i 13 miliardi di anni di storia del nostro universo.

Il radiotelescopio ASKAP, operativo dal febbraio 2019, fa della velocità la sua caratteristica principale, ottenuta grazie agli innovativi ricevitori radio e processori digitali di segnali che gli ingegneri della CISRO hanno sviluppato, e molto ci si aspetta anche per il futuro da questa tecnologia così avanzata.

A questo link si può effettuare un tour virtuale di questa mappatura:

https://www.atnf.csiro.au/research/RACS/RACStour/index.html