Le cellule staminali per far crescere nuove ossa dentali

Un nuovo studio dell'Università di Bergen, in Norvegia, mostra che le cellule staminali dei pazienti possono essere utilizzate per far crescere un nuovo tessuto osseo. Questo può potenzialmente aiutare milioni di persone parzialmente edentule, ovvero prive di denti, e con osso insufficiente per il posizionamento di impianti dentali

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Col nome “Maxibone“,  è stato lanciato il progetto di rigenerazione delle ossa dentali, tramite le cellule staminali dei pazienti.

Coordinato dal ricercatore Pierre Layrolle, dall’Inserm, l’Istituto nazionale francese per la ricerca sulla salute e la medicina, dall’Università di Nantes, e dall’Università della Norvegia, questo studio è tra i pochi studi randomizzati e controllati in corso che utilizzano cellule staminali “mesenchimali“, cellule  in grado di produrre diversi tipi di cellule del tessuto scheletrico.

Finalità di Maxibone

Maxibone mira a creare una rigenerazione ossea personalizzata per i pazienti con ossa mancanti nella mascella, ad esempio, che può essere il caso dopo un cancro o un incidente stradale.

Il biomateriale utilizzato per creare il nuovo osso proviene dalle cellule staminali dei pazienti. Questo progetto ha un finanziamento europeo di sei milioni di euro. Il consorzio riunisce 12 partner provenienti da cinque paesi europei (Norvegia, Spagna, Francia, Danimarca e Germania) tra cui laboratori di ricerca, ospedali accademici, unità di terapia cellulare, un’azienda di biomateriali e il leader globale degli impianti dentali.

Studio controllato su 150 pazienti

Il progetto si basa su uno studio controllato randomizzato su 150 pazienti per confrontare così la sicurezza e l’efficacia di cellule staminali in coltura autologa e biomateriali di fosfato di calcio con innesto osseo autologo, nell’aumento osseo alveolare prima degli impianti dentali.

In un precedente progetto europeo chiamato “Reborne“, la sicurezza clinica di questa strategia rigenerativa è stata dimostrata su undici pazienti presso l’Università di Bergen, in Norvegia.

Raccolta del midollo osseo dall’anca del paziente

Questo metodo rigenerativo, in termini semplici, prevede la raccolta del midollo osseo dall’anca del paziente. Queste cellule staminali vengono espanse nei laboratori situati nell’Istituto di medicina trasfusionale e immunogenetica di Ulm, in Germania, e nel Centre de Thérapie Cellulaire de Créteil, in Francia.

Dopo due settimane, le cellule staminali mesenchimali vengono spedite al centro clinico. Le cellule mescolate con biomateriali vengono innestate sulle creste ossee mascellari e mandibolari per aumentare il loro volume. Sul braccio di controllo, l’osso autologo viene prelevato dal ramo mandibolare e trapiantato nel sito di aumento. Una membrana sintetica non riassorbibile viene utilizzata per coprire gli innesti e per guidare la rigenerazione dei tessuti.

Tomografia computerizzata cone beam

Dopo cinque mesi, viene eseguita la tomografia computerizzata cone beam, ovvero una tac con tecnologia sofisticata per il distretto maxillo-facciale, per valutare i volumi ossei per l’inserimento di impianti dentali. Le biopsie del nucleo vengono analizzate mediante sincrotrone, tomografia computerizzata e istologia. Gli impianti dentali vengono inseriti e osteo-integrati per tre mesi prima del caricamento con elementi protesici.

In questo studio clinico, 150 pazienti saranno reclutati e assegnati in modo casuale al gruppo di controllo costituito da innesto osseo (Gold standard) o al gruppo di test che riceve una combinazione di cellule staminali coltivate autologhe e biomateriali. Il reclutamento sarà effettuato in centri in Norvegia, Spagna, Germania, Danimarca e Francia.

Rigenerazione ossea garantita entro quattro anni

Questo studio multicentrico è condotto dalla professoressa associata Cecilie Gjerde, dell’Università di Bergen, in Norvegia, e dal professor Mariano Sanz, Universidad Complutense de Madrid, Spagna.

La sperimentazione clinica Maxibone sta assumendo una dimensione più ampia, che dovrebbe portare a commercializzare questo metodo rigenerativo entro quattro anni. L’imaging medico, le misurazioni dirette e l’istologia delle biopsie del nucleo prima degli impianti dentali garantiranno la valutazione della rigenerazione ossea.

I primi pazienti nel gruppo di test hanno ricevuto le cellule staminali. Questo evento ha avuto luogo nella clinica dell’Università di Bergen e il prossimo paziente è già pronto per il prelievo del midollo osseo. Parallelamente gli altri centri clinici sono pronti per iniziare l’arruolamento dei pazienti.

Fonte: https://www.news-medical.net/news/20201116/Patients-own-stem-cells-can-be-used-to-grow-new-bones-study-shows.aspx