La Namibia costretta dalla siccità a vendere all’asta mille animali selvatici

Animali all'asta per finanziare la conservazione dei parchi nazionali

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La Namibia, ormai da molti mesi sotto la morsa della siccità ha autorizzato la vendita all’asta di almeno 1.000 animali selvatici – tra cui elefanti e giraffe – per limitare le morti e e generare 1,1 milioni di dollari da investire per la protezione ambientale. La notizia è stata confermata dalle autorità locali sabato scorso.

Considerata la durata della siccità, il ministero [dell’ambiente] vuole vendere vari tipi di specie di selvaggina provenienti da varie aree protette per preservare il pascolo e allo stesso tempo generare anche i fondi necessari per i parchi e la gestione della fauna selvatica“, ha detto il portavoce del ministero dell’ambiente Romeo Muyunda.

Il mese scorso le autorità namibiane avevano dichiarato lo stato di calamità nazionale ed i servizi meteorologici nella nazione dell’Africa meridionale stimano che alcune parti del paese hanno dovuto affrontare la siccità più grave degli ultimi 90 anni.

Ad aprile, un rapporto del ministero dell’agricoltura riportava che 63.700 animali sono morti nel 2018 a causa del deterioramento delle condizioni di pascolo causato dal clima secco.

Il governo della Namibia ha annunciato che saranno messi in vendita circa 1.000 animali selvatici. Tra questi, ci saranno 600 bufali indenni da malattia, 150 antilopi saltanti, 35 antilopi alcine, 65 orici, 60 giraffe, 28 elefanti, 20 impala e 16 antilopi kudus, tutti provenienti dai parchi nazionali.

L’obiettivo dell’asta è quello di raccogliere 1,1 milioni di dollari che saranno destinati alla conservazione della fauna selvatica e alla gestione dei parchi. Secondo le ultime stime riportate dalle autorità governative, attualmente nei parchi della Namibia sono presenti un totale di circa 960 bufali, 2000 antilopi di diverse specie, 780 orici e 6.400 elefanti.

L’asta è stata pubblicizzata sui giornali locali.

La Namibia, un paese di 2,4 milioni di abitanti, ha recentemente chiesto alla comunità internazionale aiuti per l’emergenza siccità che ha già colpito oltre 500.000 persone. Nello scorso aprile il governo ha annunciato che quest’anno spenderà circa 39.400 dollari per gli aiuti alle aree più colpite dalla siccità per comprare cibo, fornire cisterne di acqua e sussidi agli agricoltori.