Si può ragionevolmente affermare che i primi passi dell’industria chimica si ebbero quando i chimici compresero che attraverso un’opportuna combinazione degli elementi avrebbero potuto ottenere le molecole desiderate.
Uno dei primi problemi pratici affrontati dalla nascente industria chimica fu come trovare un metodo per ottenere un sostituto della potassa (carbonato di potassio) indispensabile per la produzione di vetro e saponi. La potassa si ricavava dalle ceneri della legna e pertanto la sua produzione era abbondante in alcuni regioni del mondo (Nord America, Scandinavia e Russia) particolarmente ricche di foreste.
Il primo brevetto concesso negli Stati Uniti fu rilasciato al signor Samuel Hopkins il 31 luglio 1790 e riguardava il prototipo di una caldaia utilizzata per la produzione di potassa. I chimici dei paesi meno ricchi di aree boscose si ingegnarono per utilizzare al posto di questo prodotto naturale la soda caustica nella lavorazione della carta, delle pelli e dei vetri.
Nel 1775 fu indetto un premio dall’Accademia delle Scienze di Parigi per chi fosse riuscito ad ottenere la soda dal sale marino dato che in Francia iniziavano a scarseggiare le riserve di legname. Si aggiudicò il premio il chimico e medico francese Nicolas Leblanc (1742-1806). Leblanc vi riuscì nel 1791, con un procedimento che richiedeva due passaggi. Durante il primo, il cloruro di sodio viene mischiato all’acido solforico concentrato ad un temperatura di 800-900 °C; si libera acido cloridrico, lasciando del solfato di sodio solido. Nel secondo passaggio, il solfato di sodio polverizzato, mischiato con il carbone ed il calcare, viene nuovamente riscaldato nella fornace.
Il povero Leblanc però non ebbe il riconoscimento che meritava, due anni dopo il governo rivoluzionario francese non soltanto non gli versò il premio promesso dall’Accademia delle Scienze ma gli sequestrò anche lo stabilimento. Questa vicenda segnò il chimico francese che nel 1806 si suicidò con un colpo di pistola alla testa.
Nel 1863 Ernest Solvay (1838-1922) chimico, imprenditore e filantropo belga, colui che in seguito ideerà e sosterrà finanziariamente i “congressi Solvay”, a soli 23 anni migliorò il procedimento di Leblanc, che generava sottoprodotti tossici ed inquinanti, attraverso quello che sarà poi definito processo Solvay. Il processo Solvay porta alla sintesi del carbonato di sodio (detto soda Solvay) a partire da NaCl (salamoia) e CaCO3 (calcare).
La ricerca chimica industriale, sia pure con metodi ed obiettivi diversi da quella accademica, iniziò a dare un contributo importante allo sviluppo della conoscenza della chimica. Come nel caso della produzione di acido solforico che porterà ad una serie di studi fondamentali sulla catalisi, tanto che nel 1901 l’industria chimica BASF pubblicherà uno studio che divulgherà molte nuove conoscenze su questo fenomeno.
I primi passi dell’industria chimica
L'industria chimica inizia a svilupparsi alla fine del Diciottesimo secolo quando i chimici iniziano a capire come utilizzando opportunamente gli elementi possono ottenere le molecole desiderate.
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