Il paradosso del gatto di Schrödinger – il felino che è, notoriamente, sia vivo che morto fino all’apertura della sua scatola – è l’esempio più noto di un problema ricorrente nella meccanica quantistica: le sue dinamiche sembrano prevedere che gli oggetti macroscopici (come i gatti) possono, a volte, esistere contemporaneamente in più di uno stato completamente distinto.
Molti fisici hanno cercato di risolvere questo paradosso nel corso degli anni, ma nessun approccio è stato universalmente accettato. Ora, tuttavia, il fisico teorico Franck Laloë del Laboratoire Kastler Brossel (ENS-Université PSL) di Parigi ha proposto una nuova interpretazione che potrebbe spiegare molte caratteristiche del paradosso. Egli definisce un modello di questa possibile teoria in un nuovo documento in EPJ D.
Un approccio per risolvere questo problema prevede l’aggiunta di un piccolo termine extra casuale all’equazione di Schrödinger, che consente al vettore di stato quantico di “collassare”, garantendo che, come si osserva nell’universo macroscopico, il risultato di ciascuna misurazione sia unico.