Core Web Vitals: come aumentare il ranking

Google afferma che la soglia minima per tutti i principali Core Web Vitals deve essere soddisfatta per beneficiare del segnale di ranking associato

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Tutti e tre i benchmark dei Core Web Vitals devono essere soddisfatti per qualificarsi per l’incremento del segnale di ranking che verrà lanciato a maggio, afferma John Mueller di Google.

L’argomento è stato esaminato su Google Search Central il 29 gennaio. È stata posta una domanda su quanto pesi per importanza che uno dei principali parametri vitali web sia inferiore ai requisiti di Google, quando gli altri due li soddisfano. Inoltre, è stato chiesto quanto sia importante che gli strumenti di test di Google mostrino uno dei Web Vitals in giallo anziché in verde.

Google: le metriche

Le metriche sono costituite da:

  • Largest Contentful Paint (LCP) : misura la velocità con cui viene caricato il contenuto principale di una pagina. Ciò dovrebbe avvenire entro 2,5 secondi dall’atterraggio su una pagina.
  • First Input Delay (FID) : misura la velocità con cui gli utenti sono in grado di interagire con una pagina dopo essere arrivati ​​su di essa. Ciò dovrebbe avvenire entro 100 millisecondi.
  • Cumulative Layout Shift (CLS) : misura la frequenza con cui gli utenti riscontrano cambiamenti imprevisti del layout. Le pagine dovrebbero mantenere un CLS inferiore a 0,1.

Google offre 6 diversi modi per misurare i Core Web Vitals: come aumentare il ranking. Come apprendiamo da Mueller, tutti i requisiti minimi devono essere soddisfatti per beneficiare del prossimo aggiornamento dell’algoritmo.

John Mueller parla dei Core Web Vitals

Quando si tratta di testare il tuo sito per vedere quanto soddisfa i benchmark di Core Web Vitals, è importante che tutte e 3 le metriche siano soddisfatte, afferma John Mueller, proseguendo: “Per prima cosa controlliamo se tutti e tre i parametri sono nel verde, questo conta perché una pagina va bene o no”. 

“Quindi, se la pagina è in giallo, certamente non risponde ai requisiti, ma ancora non si è deciso quale sarà l’approccio finale. Ci sono una serie di fattori che si incontrano e penso che l’idea generale sia se possiamo riconoscere che una pagina soddisfa tutti questi criteri, allora vorremmo usarli in modo appropriato nel ranking di ricerca. Non so quale potrà essere l’approccio dove ci sono alcune cose che vanno bene e altre che non rispondono perfettamente, bisognerà valutare come si bilanciano”.

Mueller, tutto sommato, ha girato attorno all’argomento evitando di rivelare nulla che non sia già stato comunicato attraverso i canali ufficiali di Google.

L’aggiornamento dell’algoritmo

Alla domanda se ci saranno più informazioni disponibili prima che l’aggiornamento dell’algoritmo venga lanciato a maggio, John Mueller dice: “Lo sospetto”.

Nel corso del suo intervento ha lanciato l’idea che Google potrebbe introdurre un badge nei risultati di ricerca per le pagine che superano i Core Web Vitals di Google. Se dovesse essere implementato, il che non è ancora deciso al 100%, allora dovrebbe significare che la pagina soddisfa o supera tutte e tre le metriche.

Mueller ha anche precisato che “La linea guida generale è che vorremmo utilizzare questo criterio anche per mostrare un badge nei risultati di ricerca, cosa su cui penso siano stati effettuati alcuni esperimenti al riguardo. E per questo dobbiamo davvero sapere che tutti i fattori sono conformi. Però, per fare un esempio, se una pagina non è su HTTPS, essenzialmente, anche se il resto è OK, non passerà il controllo qualità”.

Chiudono gli studi di sviluppo interni di Stadia

E adesso occupiamoci del mondo Google in generale tramite altre news di approfondimento. L’inizio di Febbraio verrà sicuramente ricordato come l’inizio del terremoto in casa Google Stadia. Gli studi di sviluppo hanno definitivamente chiuso. La notizia è stata ufficializzata tramite un breve comunicato da parte dell’azienda della grande G.

Secondo quanto informa anche Kotaku, sembra che i dipendenti dei tre studi interni non perderanno il lavoro, ma saranno spostati in nuovi ruoli, occupandosi di altro. Anche il director di Assassin’s Creed, Jade Raymond, ha abbandonato l’azienda e ha aperto una propria casa di sviluppo.

È inutile precisare che Google Stadia e Google Pro resteranno aperti. Google ha dichiarato: “Puoi continuare a giocare a tutti i tuoi giochi su Stadia e Stadia Pro e continueremo a portare nuovi titoli di terze parti sulla piattaforma“.

“Siamo impegnati per il futuro del cloud gaming e continueremo a fare la nostra parte per far avanzare questo settore. Il nostro obiettivo rimane concentrato sulla creazione della migliore piattaforma possibile per i giocatori e la tecnologia per i nostri partner, dando vita a queste esperienze per le persone, ovunque“.

La notizia ha creato non poca sorpresa, ma è anche vero che negli ultimi anni gli studi non hanno avuto la possibilità di presentare le loro vere potenzialità e peraltro il servizio di Google necessitava di un cambiamento di rotta per avere qualche possibilità di sopravvivere in maniera dignitosa nel business dei videogiochi.

Ricordiamo che i rivali non mancano e aumenteranno in futuro, facciamo solo due nomi: Amazon Luna e XCloud.

Un nuovo modo di vedere le strade

Google offre una nuova opportunità per coloro che usano, a piedi, il navigatore G.

A breve, l’azienda rilascerà agli utenti un nuovo aggiornamento Android tramite cui Google Street View permetterà di utilizzare la modalità Split View. Gli interessati avranno l’opportunità di dividere in due parti il display del cellulare.

Nella prima parte si potrà visualizzare una vista reale del percorso, nell’altra si potrà visionare la mappa dall’alto e la propria posizione in tempo reale. Coloro che utilizzano Google Street View su Maps potranno usufruire dell’aggiornamento in modalità automatica.

Fonti:

Search Engine Journal

Tom’s Hardware

Quotidiano.net – Hardware Upgrade