Anche se le emissioni di gas serra causate dall’uomo fossero ridotte a zero da subito le temperature globali potrebbero continuare ad aumentare per secoli.
La riduzione dei gas serra potrebbe essere inutile
Sono queste le conclusioni choccanti di un nuovo studio scientifico pubblicato sulla rivista scientifica Scientific Reports, il quale afferma che l’unico modo per fermare il riscaldamento è estrarre enormi quantità di anidride carbonica dall’atmosfera.
La combustione di combustibili fossili come petrolio, carbone e gas rilascia nell’atmosfera i gas serra come anidride carbonica e metano, i quali provocano un aumento delle temperature globali e un innalzamento del livello del mare.
Gli scienziati hanno elaborato un modello statistico per valutare gli effetti di riduzioni delle emissioni di gas serra sui cambiamenti del clima terrestre tenendo conto di un arco temporale compreso tra 1850 al 2500 e hanno elaborato proiezioni sul futuro andamento della temperatura globale e dell’aumento del livello del mare.
Passato il punto di non ritorno per il clima
“Secondo i nostri modelli, l’umanità è oltre il punto di non ritorno se l’obiettivo è di fermare lo scioglimento del permafrost utilizzando i tagli dei gas serra come unico strumento” ha affermato l’autore principale Jorgen Randers, professore emerito di strategia per il clima presso la BI Norwegian Business School .
Per prevenire l’innalzamento della temperatura globale e del livello del mare dopo che le emissioni di gas serra saranno cessate, e per limitare gli effetti potenzialmente catastrofici sugli ecosistemi terrestri e sulla società umana, dal 2020 in poi dovrebbero essere rimosse dall’atmosfera almeno 33 giga tonnellate di anidride carbonica ogni anno, attraverso metodi di cattura e stoccaggio del carbonio.
Lo studio ha concluso che entro il 2500, le temperature del pianeta saranno di circa 5,4 gradi Fahrenheit più calde di quanto non fossero nel 1850, e il livello del mare sarà di circa 8 piedi più alto.
Le temperature globali potrebbero continuare ad aumentare, dopo la riduzione delle emissioni di gas serra perché il continuo scioglimento del ghiaccio artico e del permafrost contenente carbonio provocherebbero un aumento dei livelli di vapore acqueo, metano e anidride carbonica nell’atmosfera e una riduzione dell’area di ghiaccio che riflette il calore e la luce del sole.
Secondo lo studio si sarebbe potuto prevenire l’innalzamento della temperatura e del livello del mare ipotizzato dagli scienziati, se tutte le emissioni di gas serra causate dall’uomo sarebbero state ridotte ridotte a zero tra il 1960 e il 1970.
Critiche allo studio
Un esperto, il meteorologo della Penn State University Michael Mann, ha dichiarato a Usa Today di essere scettico sul modello computerizzato utilizzato nello studio, che a suo parere sarebbe troppo semplice e non è in grado di rappresentare realisticamente l’atmosfera, in particolare non terrebbe conto della circolazione oceanica; Mann ha spiegato che modelli climatici che tengo conto delle dinamiche su larga scala dell’oceano, dell’atmosfera e del ciclo del carbonio non producono i drammatici cambiamenti che questi gli autori sostengono sulla base del loro modello molto semplificato.
Anche un altro esperto, Mark Maslin, professore di climatologia all‘University College di Londra, ha sottolineato le carenze del modello utilizzato nello studio definito un “esperimento mentale” e conclude affermando che ridurre le emissioni globali di carbonio a zero entro il 2050 è solo l’inizio delle nostre azioni per affrontare il cambiamento climatico.