Benessere: dai capperi un aiuto a cuore e cervello

Un nuovo studio mostra che un composto fatto basato capperi sott'aceto attiva canali rilevanti per l'attività del cuore e del cervello. I risultati potrebbero, potenzialmente, portare alla progettazione di nuovi farmaci per l'epilessia e l'aritmia.

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Un Composto in capperi in salamoia potrebbe giovare al cuore e al cervello.
Un nuovo studio mostra che un composto fatto di capperi sott’aceto attiva canali rilevanti per l’attività del cuore e del cervello. I risultati potrebbero, potenzialmente, portare alla progettazione di nuovi farmaci per l’epilessia e l’aritmia.
L’umanità, ha praticato per secoli la medicina tradizionale (o popolare), che generalmente il mondo occidentale chiama medicina alternativa. In molti paesi, questi espedienti restano i pilastri della sanità.
Gran parte della medicina tradizionale, infatti, si basa sull’uso delle piante, che sono state alla base delle cure mediche per migliaia di anni.
A volte i ricercatori esaminano queste conoscenze tradizionali, le reinterpretano in termini scientifici e moderni,  traducendo una scoperta papabile nella medicina attuale.
L’aspirina, ad esempio, proviene da piante di salice e ha avuto un ruolo fondamentale nella medicina fin dai tempi dell’antico Egitto; addirittura molto prima che la gente ne comprendesse il meccanismo d’azione.
Un nuovo studio dell’Università della California, Irvine School of Medicine, mostra una storia simile per i capperi, che le persone di tutto il mondo consumano e usano anche nella medicina tradizionale.
In base a questo studio, che appare su Communications Biology, è stato scoperto come un composto nei capperi in salamoia attivi i canali del potassio che regolano l’attività del cuore e del cervello.
I ricercatori dicono che le loro scoperte potrebbero aiutare la progettazione di nuovi farmaci per l’epilessia e l’aritmia (ritmi cardiaci anomali).

Benessere e alimentazione: un alimento dalle origini antiche

Gli autori della ricerca, osservano che gli esseri umani mangiano capperi da più di 10.000 anni. Alcuni ritrovamenti collocati nei depositi di terra in Siria e nelle grotte della tarda età della pietra in Grecia e in Israele ne hanno dimostrato la veridicità.
Anche l’antico libro di cucina romano di Apicio menziona i capperi.
Molta gente continua ad usarli nella medicina tradizionale per le loro proprietà antielmintiche, antitumorali; ed ancora antidiabetiche e antinfiammatorie e per i loro possibili benefici circolatori e gastrointestinali.
Il team di ricerca dietro l’attuale studio ha ora dimostrato come i capperi agiscono sul corpo attraverso l’attivazione di un canale di potassio importante per l’attività del cuore e del cervello.
Gli studiosi, hanno iniziato poi a guardare i capperi sulla base dei risultati di un confronto con altri estratti di piante. Hanno esaminato una serie di estratti per l’attività su una famiglia di canali di potassio chiamati canali KCNQ.
Questa famiglia KCNQ dei canali del potassio svolge diversi ruoli importanti nel corpo, tra cui la regolazione del battito cardiaco, la contrazione dei muscoli e la funzione del tratto gastrointestinale.
La loro disfunzione è associata ad alcune malattie, tra cui il diabete, l’aritmia e l’epilessia.

L’importanza del decapaggio

I ricercatori hanno utilizzato un estratto di capperi sottaceto, la forma più comune negli Stati Uniti, e hanno scoperto che un estratto dell’1% è stato in grado di attivare i canali. Il processo di decapaggio provoca la formazione di quercetina, che è il composto che attiva i canali KCNQ.
Ulteriori esperimenti con la quercetina hanno identificato che si lega ad una parte dei canali responsabili del rilevamento dell’attività elettrica, questo legame fa sì che i canali si aprano quando altrimenti sarebbero chiusi; il che può essere alla base delle proprietà medicinali dei capperi.
Sebbene i capperi siano la fonte naturale più ricca di quercetina, gli autori notano che altri composti di origine vegetale, come l’E-2-dodecenal (presente nel coriandolo), sono più potenti attivatori dei canali KCNQ.
Tuttavia, gli autori hanno anche reso noto che questi composti possono lavorare insieme.
Quindi, mentre mangiare capperi da soli potrebbe non avere un effetto significativo, mangiarli insieme ad altri alimenti specifici, come il coriandolo, potrebbe aumentare i loro benefici.
La quercetina è molto comune anche in altri alimenti, essendo presente in mele, bacche, sedano, peperoncino e cipolle; così come nel tè verde e nel vino rosso.
Il composto può, quindi, accumularsi nel corpo e, nel tempo,  fornire benefici. La ricerca ha anche dimostrato che l’aggiunta di quercetina al cibo è sicura, anche se questa pratica non esiste attualmente negli USA.

Farmaci per il trattamento dell’epilessia e dell’aritmia

Al di fuori del cibo, i ricercatori dicono che le loro scoperte potrebbero aiutare a progettare nuovi farmaci.
Aumentare l’attività dei canali KCNQ in diverse parti del corpo è potenzialmente molto benefico. I farmaci sintetici che lo fanno, sono stati usati per trattare l’epilessia e mostrano promesse nella prevenzione dei ritmi cardiaci anormali“. Dichiara l’autore corrispondente Geoffrey Abbott, Ph.D.
I ricercatori stanno anche esaminando i capperi per i loro potenziali benefici contro il cancro, il diabete e varie malattie infiammatorie, circolatorie e gastrointestinali.
Comprendere come i capperi agiscono sul corpo a livello molecolare, potrebbe quindi portare a una vasta gamma di nuovi trattamenti.