sabato, Novembre 23, 2024
HomeScienzaFisica/astrofisicaScoperte tracce delle prime stelle dell’universo

Scoperte tracce delle prime stelle dell’universo

Indagando con il telescopio Gemini North un team di ricercatori ha individuato quelli che potrebbero essere i resti chimici delle stelle di prima generazione

Indagando con il telescopio Gemini North le nubi attorno a uno dei quasar più lontani, un team di ricercatori ha individuato quelli che potrebbero essere i resti chimici delle stelle di prima generazione, astri nati quando l’universo aveva solo 100 milioni di anni, ossia meno dell’1% della sua età attuale.

La ricerca della Association of Universities for Research in Astronomy (Aura), ancora in fase di pubblicazione, potrebbe fornire importanti informazioni su come la materia dell’universo si sia evoluta fino a diventare quella conosciuta oggi.

Il materiale residuo delle stelle di prima generazione

L’oggetto al centro dello studio è Ulas J1342+0928, quasar generato dal buco nero più lontano tra quelli noti, distante 13,1 miliardi di anni luce. I quasar sono galassie attive: la loro estrema luminosità è generata dal buco nero supermassiccio ospitato nel nucleo galattico, o meglio dall’attrito del gas e delle polveri in caduta nel grande fagocitatore.

Tuttavia il quasar è circondato da nuvole giganti di gas ad altissime temperature che riescono a sfuggire al controllo del buco nero. Quando la luce emessa dal quasar attraversa queste nuvole, una parte di essa viene assorbita a particolari lunghezze d’onda corrispondenti agli elementi presenti nelle nuvole.

Queste nubi incandescenti sono state ora indagate attorno a Ulas J1342+0928 attraverso lo spettrografo Gnirs (Gemini Near-Infrared Spectrograph) del telescopio Gemini North. Scomponendo la luce nelle sue diverse lunghezze d’onda, lo spettro fornito dallo strumento rivela le firme lasciate da ogni elemento chimico nelle nuvole di gas. Dedurne la quantità è, tuttavia, un’impresa ardua in quanto la luminosità di una linea spettrale dipende da molti altri fattori, non solo dall’abbondanza di uno specifico elemento.

I due coautori della ricerca, Yuzuru Yoshii e Hiroaki Sameshima dell’Università di Tokyo, hanno trovato però un modo per superare tale ostacolo, riuscendo a sviluppare un metodo innovativo per stimare dallo spettro di un quasar l’abbondanza degli elementi presenti introno a esso. I ricercatori hanno rilevato, così, una inaspettata proporzione tra il ferro e il magnesio all’interno delle nubi di Ulas J1342+0928: qui le concentrazioni di ferro risultano, infatti, 10 volte superiori a quelle del magnesio rispetto al rapporto tra gli stessi elementi riscontrabile nel Sole.

Gli scienziati ritengono che tale peculiarità possa appartenere solo a un caso: il materiale residuo di una stella di prima generazione esplosa come supernova a instabilità di coppia. Questa è una maestosa esplosione che determina la morte di stelle gigantesche, con masse comprese tra 150 e 250 volte quella del Sole. Non lasciando resti stellari, questi eventi drammatici sono identificabili esclusivamente dalla firma chimica del materiale che espellono nello spazio interstellare.

Grazie al metodo innovativo sviluppato, la ricerca potrebbe fornire, dunque, la firma più chiara mai ottenuta di una supernova a instabilità di coppia sulla base del rapporto delle abbondanze del ferro e del magnesio. Un riscontro che dovrà essere però appurato attraverso altre osservazioni, per verificare se ulteriori oggetti presentano caratteristiche simili.

Fonte: Arxiv

RELATED ARTICLES

Viaggi e Vacanze

Alimentazione e Salute

Il corbezzolo, un frutto autunnale, apprezzato dai nostri nonni ed oggi quasi dimenticato

Il corbezzolo è un arbusto resistente alla siccità, e tollera leggermente il freddo, fino a circa -10/-15°C. , è un arbusto rustico e resistente a molti parassiti. Vegeta in terreni sub-acidi, anche rocciosi ha interessanti usi in fitoterapia ed è utilizzabile per la preparazione di dolci e liquori.

BHB-Phe: il composto naturale che sopprime la fame

Un team di ricercatori del Baylor College of Medicine, della Stanford University School of Medicine e i loro collaboratori ha identificato un nuovo composto...

La bufala (per non dire truffa) delle diete e delle terapie alcalinizzanti

Da qualche anno, soprattutto tra gli appassionati di medicina alternativa, cure esotiche, seguaci di dubbie teorie salutiste e complottari in ambito sanitario, spopola l'idea...

Giochi

Le normative più importanti che i siti d’intrattenimento sicuri devono seguire

Un sito d’intrattenimento online sicuro e affidabile deve necessariamente rispettare le normative sul gioco previste dal Paese in cui esercita. Oltre ad essere sempre...

Come scegliere la giusta strategia di scommessa sul Bingo per massimizzare le vincite al casinò di Posido

Il bingo è uno dei più popolari giochi d'azzardo basati sul caso. L'obiettivo del giocatore è quello di essere il primo a completare una...

Le mani del blackjack e come giocarle a Sportaza

Il blackjack è una questione di mani e chi le gioca meglio è quello che ne esce vincente nella maggior parte dei casi. Se vuoi...