Lavorare da casa, per molto tempo e, per tante persone, ha rappresentato davvero il sogno di una vita. Certo è, che nessuno poteva prevedere che a causa di un’emergenza sanitaria, questa condizione sarebbe diventata per forza di cose un’imposizione.
Ciò nonostante, lavorare dalla propria abitazione, tra pro e contro può considerarsi un valido aiuto sia per il benessere psicofisico sia per migliorare delle abitudini alimentari che fino ad oggi non era dato di modificarle. A prescindere che si parli o meno di procrastinatori ad hoc.
Tra i pro, sicuramente si possono annoverare tranquillità, spazi ben areati e ben gestiti. Habitat privi di elementi “disturbanti” e, ancora, la possibilità di sgranchirsi le gambe senza avere gli occhi di tutti puntati addosso. Tuttavia, da un punto di vista economico-pragmatico, il lavoro da casa, nella fattispecie smart working, può apportare altre migliorie a lungo termine su psiche e stress da lavoro (per chi ovviamente pativa situazioni opposte).
Eppure, di contro, il lavoro da casa può portare anche ad aspetti negativi o poco piacevoli come la sedentarietà, la solitudine, l’eccessiva pigrizia, e – per gli amanti della buona forchetta – qualche eccesso nei peccati di gola.
In nuce, si potrebbe dire che la “longeva” pandemia – sia direttamente che indirettamente – sta intaccando tutto ciò che ha a che fare con la vita delle persone ed ogni sfaccettatura strutturale-organizzativa. Però sarebbe sbagliato e, oltremodo riduttivo, attribuire alla pandemia comportamenti reiterati che dipendono più che altro dalle persone.
Se c’è qualcosa, infatti, di cui approfittare nello smart working è proprio la possibilità di modificare le nostre abitudini alimentari così da renderle elastiche anche quando si tornerà alla vita ante covid.
Nuove abitudini alimentari, dal IMC ai consigli per mantenere un buon peso corporeo
Come prima cosa, è importante fare dell’esercizio fisico che ci permetta di mantenere, anche mentalmente, un buon livello di energia. A questo si aggiunge il benessere generalizzato che il movimento regala al corpo, alla circolazione, alla postura e così via. Insieme a questo saldo principio, evitare anche fumo e alcool.
Poi, come oramai sappiamo tutti, bere acqua – specialmente in funzione del proprio indice di massa corporea (IMC o BMI dall’inglese Body Mass Index) – che regola il fabbisogno calorico giornaliero, si riesce ad individuare i livelli di liquidi necessari a mantenere il nostro corpo ben idratato. Inoltre, cosa fondamentale, bere aiuta a depurare l’organismo, eliminare le tossine ed è un aiuto valido nella regolazione del peso.
Tra le abitudini alimentari da acquisire, nel lavoro da casa, è importante evitare grassi e zuccheri in eccesso contenuti in prevalenza nei famosi junk food (cibo spazzatura). Ma non solo. Anche bibite gassate (che contengono un elevato apporto calorico). Evitare poi di consumare snack ipercalorici davanti al pc che spesso sono più sinonimo di fame nervosa.
In aggiunta a quanto già affermato fino ad ora, i nutrizionisti suggeriscono di consumare 5 pasti al giorno, poco calorici e favorendo il consumo di frutta e verdura. Usare poco sale e preferire le spezie per insaporire i piatti. Oppure usare il limone per condire l’insalata o la carne (preferibilmente ai ferri o al vapore) al posto delle salse.
Prediligere frutta fresca (o secca) o yogurt per gli spuntini che permettono di non arrivare affamati alla cena con il rischio di fare un’inutile abbuffata che vanificherà ogni sforzo.
Importante, per prendere ritmo in questa direzione, è programmare accuratamente la settimana, soprattutto nei pasti principali; che non devono modificarsi dai giorni feriali ai festivi.
Suggerimenti sul menù e la scelta dei cibi
Altro dettaglio assolutamente da non trascurare è quello di mantenere delle sane abitudine alimentari non saltando i pasti. Sia per chi vuole recuperare la linea, e sia per chi vuol mantenersi in forma, è importante conservare il ritmo di alimentazione. Mangiare significa soprattutto far muovere il metabolismo che accelera quando i pasti sono leggeri ma ripetuti. Un metabolismo veloce è un aiuto valido, nell’insieme, per dimagrire e/o non recuperare peso.
Al contrario, saltare i pasti, rallenta il metabolismo col rischio di provocare conseguenze negative su più fattori.
Infine, ma non meno importante, la scelta dei cibi. Dare un buon apporto calorico, significa scegliere alimenti privi di eccessive calorie. In tal senso si può optare per la Bresaola, se scegliamo un affettato, in quanto è magra e oltretutto ha un’aggiunta di proteine, vitamine e sali minerali indispensabili per l’organismo.
La colazione, considerata ormai il pasto principale della giornata, dovrebbe essere consumata sempre alla stessa ora. Può implementare yogurt, latte, pane integrale e cereali. Frutta o Marmellata.
A metà mattina, si dovrebbe scegliere uno spuntino (il classico spezza fame) che comprenda frutta, tè, tisane e così via.
A pranzo magari si può preferire un sandwich leggero fatto con pane integrale, insalata, verdure o legumi. Preferendo anche pesce, uova e frutta.
Nello spuntino pomeridiano, si può optare per un frullato, crackers integrali, yogurt, barrette proteiche senza zucchero, centrifugati. Ogni tanto, in inverno anche una buona cioccolata calda.
A cena, diversamente, è importante mantenersi leggeri, quindi bisogna evitare alimenti troppo pesanti o eccessivamente lavorati per non creare problemi di digestione.
Insomma, seguire corrette abitudini alimentari è fondamentale per la nostra salute, tanto più se, causa epidemia, passiamo troppo tempo in casa.