Il cavaliere nero

Tutto comincia inizia nel 1899 quando Nikola Tesla, dopo aver costruito nella sua abitazione adibita a laboratorio a Colorado Springs, una torre radio di incredibile sensibilità, capta per caso un misterioso segnale proveniente dal cosmo.

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Negli ambienti ufologici e cospirazionisti circola da anni una storia che coinvolge illustri scienziati, messaggi dallo spazio e visitatori alieni.

Tutto comincia inizia nel 1899 quando Nikola Tesla, dopo aver costruito nella sua abitazione adibita a laboratorio a Colorado Springs una torre radio di incredibile sensibilità, capta per caso un misterioso segnale proveniente dal cosmo.

La Tesla Society ipotizzò che si trattasse di un’interferenza proveniente dal pianeta Giove o di un segnale proveniente dallo spazio profondo ma il segnale non si ripetè e per molto tempo la faccenda rimase nel dimenticatoio.

Con il diffondersi del fenomeno UFO e, successivamente, l’affermarsi di alcune tesi complottiste, il fatto tornò a galla e, secondo una corrente di pensiero, diffusa soprattutto negli ambienti ufologici, il messaggio fu inviato da un satellite alieno in orbita terrestre, chiamato, appunto, il Cavaliere Nero o Black Knight.

Analisti seri hanno bollato come bufala questa ipotesi ma nella seconda metà del secolo precedente l’idea è tornata puntualmente in auge e molti hanno addirittura portato delle prove dell’esistenza del satellite Cavaliere Nero, una struttura extraterrestre, in orbita intorno alla Terra. Tesla, durante la sua vita, ebbe davvero delle intuizioni geniali, ma non mancò di seguire idee strampalate.

Tesla si convinse di aver ricevuto dei segnali da extraterrestri su Marte e Venere, ma si trattava solo di artefatti sperimentali. Tesla, inoltre, era abilissimo a propagandare le proprie invenzioni, attribuendosi scoperte che non aveva mai fatto e questo contribuì a far circolare le tante bufale sul suo conto.

La storia però potrebbe essere un puzzle di storie indipendenti tra di loro che raccontano dell’esistenza di un oggetto o un satellite in orbita attorno alla Terra ma che non riflette nessuna luce e quindi non può essere identificato.

Dopo la storia circolante su Tesla del 1899, il secondo tassello dell’esistenza del misterioso cavaliere nero risale al 1927. In quella data un segnale dallo spazio sarebbe stato captato da un ingegnere Norvegese, Jørgen Hals che riscontrò degli echi in dei segnali radio da lui ricevuti ma non riusci a capirne il significato.

Negli anni 60 il Times annunciò la scoperta di un oggetto in orbita polare attorno alla Terra, una cosa anomala perché i satelliti di allora erano tutti in orbita equatoriale.

Nel 1973 un autore di fantascienza, Duncan Lunan, scrisse un articolo per la rivista Spaceflight Magazine teorizzando che un satellite alieno fosse in orbita attorno alla Luna da 13.000 anni e sarebbe il responsabile dei segnali anomali anche se non la associò mai al misterioso cavaliere nero.

Nel dicembre 1998 arriva una prova fotografica del cavaliere nero : gli astronauti sullo Space Shuttle Endeavour del volo STS-88 fotografarono un oggetto nero amorfo in orbita terrestre. Passarono poche settimane quando il Dipartimento della Difesa Statunitense annunciò che l’oggetto era solo una parte del satellite Discovered.

Durante il lavoro di assemblaggio vi fu la perdita di una coperta termica che sarebbe servita per l’incarto dei perni metallici oscillanti della ISS. La coperta sarebbe stata fotografata prima della caduta dall’orbita bruciando nella sua discesa verso la Terra.

Sebbene esistano queste foto la NASA ha continuato a smentire l’esistenza del satellite alieno. Il solito insabbiamento NASA, diranno i tanti sostenitori della storia del Cavaliere nero e i tanti ammiratori del Tesla amato dai complottisti ma se vi fermate a riflettere un attimo perché la NASA avrebbe pubblicato quelle foto se la storia fosse stata vera? Quale interesse avrebbe avuto a farsi solo un clamoroso autogol?

E la storiella dei 13.000 anni? Qualcuno ha mai calcolato i parametri orbitali dell’oggetto? Se si, dove sarebbero? Sarebbe uno scacco alla “scienza ufficiale” e invece?

Tutto si riduce a una serie di storielle che, negli anni, diversi personaggi hanno assemblato e ricamato speculandoci sopra, la solita operazione attuata da tanti ufologi che giocano sulla credulità popolare.

Il satellite cavaliere nero non esiste e non è mai esistito.