La NASA ha deciso di investire in un progetto che permetterà alle persone di aiutarla a identificare i cosiddetti esopianeti, ovvero pianeti alieni orbitanti in sistemi solari diversi dal nostro: si tratta del Planet Patrol, e si servirà delle immagini riprese dalla sonda TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) dell’agenzia spaziale statunitense.
Riuscire a riconoscere gli esopianeti è un’attività relativamente recente, ma che ha subito un incremento importante grazie al perfezionamento delle tecniche e all’ interesse scientifico sempre più crescente nel trovare corpi celesti simili alla Terra.
Le tecniche utilizzate prevedono lo studio della variazione della luminosità delle stelle: quando un pianeta passa davanti alla sua stella, blocca parte della luce emessa, rendendola apparentemente meno luminosa durante il suo transito. Studiando questa variazione periodica è possibile, in teoria e ormai anche in pratica, stabilire la presenza di un esopianeta. La difficoltà, però, sta nella sensibilità richiesta per gli strumenti scientifici: un qualsiasi pianeta è infatti incredibilmente più piccolo della sua stella, anche nel caso di giganti gassosi, e la luce bloccata è molto poca. Servono quindi strumenti potenti e osservazioni ripetute prima di avere la certezza di aver trovato un esopianeta.