Un nuovo studio è riuscito a trasformare i comuni mattoni rossi in accumulatori di energia. In questo modo, i muri composti da questa tipologia di mattoni, che diventeranno elettro-mattoni o mattoni- batterie, potranno alimentare piccoli dispositivi elettrici o luci LED nelle abitazioni.
Lo studio si trova ancora in una fase preliminare, ma ci sono buoni presupposti per poter trasformare i comuni mattoni cotti utilizzati in edilizia in materiali in grado di accumulare la carica elettrica dall’ossidazione degli elementi ferrosi presenti all’interno del mattone.
Purtroppo, studi così pionieristici, sopratutto se si tratta di produzione e accumulo di energia, sono sempre visti in maniera scettica da chi pensa che questo tipo di ricerca non porti a nulla di concreto.
I ricercatori della Washington University di St. Louis, guidati da Hongmin Wang, lavorano a questo progetto da ben quattro anni, con l’ausilio di ricerche parallele utilizzate per migliorare il progetto degli elettro-mattoni. Un tempo piuttosto breve considerando che la batteria a litio ha impiegato 15 anni per entrare in commercio.
I nostri muri da ben 5.000 anni possono produrre energia ma nessuno lo sa
I ricercatori spiegano che il mattone cotto ha una storia di 5.000 anni, e risulta essere uno dei materiali più durevoli al mondo, fatto dimostrato da innumerevoli esempi architettonici presenti nella nostra penisola che sono in piedi da centinaia di anni.
I mattoni rossi presentano questa tipica colorazione perché sono costituiti da elementi ferrosi. Infatti, generalmente sono costituiti da silice, alluminia e di ematite, tutti elementi ferrosi che gli donano il tipico colore rossastro, materiali su cui stanno studiando i ricercatori della Washington University.
L’ematite, un pigmento utilizzato dall’uomo da ben 73.000 anni, è un minerale del ferro, un ossido che ad oggi risulta essere un precursore inorganico a basso costo per catalizzatori, magneti e varie leghe. Dall’ematite vengono prodotti moltissimi materiali per lo stoccaggio dell’energia, batterie zinco-aria e batterie agli ioni di litio.