Il telescopio spaziale Hubble non finisce mai di regalarci nuovi scorci dell’universo: ora è la volta di uno scatto sorprendente della galassia a spirale barrata NGC 4907.
Per un mondo di illustri appassionati, ma anche solo per i sognatori e amatori, definire questi fasci luminosi semplicemente un ammasso di gas e polveri, per quanto vero, può sembrare oltre che riduttivo un po’ offensivo. Perché, in effetti, osservare emergere dal buio una galassia a spiare barrata è un’emozione unica che denota l’importanza di osservare il cosmo dettagliatamente. Un valore intrinseco aggiuntivo ad uno dei fenomeni più affascinanti del cosmo.
Grazie al telescopio spaziale della NASA/ESA, che da quasi trent’anni coglie meravigliose istantanee dell’universo è stato scoperto una nuova galassia, catalogata con il nome di NGC 4907.
Si tratta di una galassia a spirale barrata che si mostra ai nostri occhi con il suo volto stellato da 270 milioni di anni luce di distanza; visibile a chiunque possieda strumenti adatti dall’emisfero settentrionale.
Questo genere di galassie, sono caratterizzate da un nucleo centrale (o bulbo galattico) di forma ellittica; e poi ancora da stelle giovani, che formano come un disco in perenne movimento.
La sua caratteristica è determinata da una forte rotazione e da bracci distintivi, che dall’osservazione diretta, rendono chiara una spirale (da cui il nome).
Questa è una nuova immagine del telescopio spaziale NASA/ESA Hubble Space Telescope; una galassia a spirale barrata, che mostra due prolungamenti di stelle, che si diramano direttamente dal bulbo. E si trova poco sotto la Via Lattea, che rappresenta – quest’ultima – da sola la galassia a spirale barrata per eccellenza.
I bracci curvi del vortice partono direttamente dalla barra centrale, che attraversa nitidamente tutta la regione mediana della struttura. Sembrerebbe, osservandola minuziosamente, che si avvolga liberamente intorno alla parte dominante e luminosa.
Hubble Space Telescope NASA/ESA e la Galassia a spirale barrata NGC 4907
NGC 4907 fa parte dell’Ammasso della Chioma, un gruppo di oltre 1.000 galassie, che si trova a circa 350 milioni di anni luce da noi, nella direzione della costellazione della Chioma di Berenice (in latino Coma Berenices), nome attribuitogli dai Greci, che si ispirarono alla regina Berenice II d’Egitto. L’unica costellazione che prende il nome da un personaggio storico.
Alcune di queste galassie si possono vedere intorno a NGC 4907 anche osservando l’immagine in evidenza. Una caratteristica degna di nota della maggior parte delle galassie a spirale è la moltitudine di bracci che si inarcano e che sembrano uscire dal centro della stessa.
In questa immagine, scattata con il telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA, si notano gli sfolgoranti bracci a spirale blu-argento della galassia NGC 4848, osservati con immenso dettaglio.
Non solo vediamo la sezione interna dei bracci che si avvolgono, contenenti centinaia di migliaia di stelle giovani, luminose e blu, ma Hubble ha anche catturato le code estremamente deboli e sgranate dei bracci a spirale esterni. Miriadi di galassie più lontane e deliziosamente diverse appaiono sullo sfondo.
Questa galassia a spirale obliqua, fu scoperta per la prima volta nel 1865 dall’astronomo tedesco Heinrich Louis d’Arrest.
Nella sua carriera, Heinrich scoprì anche l’asteroide 76 Freia e molte altre galassie; inoltre contribuì con successo alla scoperta di Nettuno.