Nelle prime ore di lunedì scorso un installatore meccanico della miniera Yandi nell’Australia occidentale e altri tre testimoni, hanno filmato una palla fiammeggiante blu verdastro. Fortunatamente non erano le uniche persone che facevano il turno di notte nell’Australia occidentale. Anche Mitch Brune, tecnico al Nelson Point a Port Headland, aveva il telefono a portata di mano. In 17 secondi, è riuscito a girare un video stupefacente. All’inizio del suo turno di notte, Mitch aveva individuato anche una stella cadente.
Anche una stazione di polizia regionale ha segnalato la luce blu. Sfortunatamente, nessuno sa con certezza cosa fosse realmente questa palla di fuoco. Eleanor Sansom, project manager della Desert Fireball Network, un sistema di 50 telecamere, che copre circa tre milioni di chilometri quadrati di cielo dall’Australia occidentale fino all’Australia meridionale, è stata contattata da Sciencealert.
Questa rete osserva la presenza di stelle cadenti e meteoroidi che entrano nella nostra atmosfera, per permettere agli scienziati di recuperarle se sopravvivono all’impatto sulla Terra. Recuperando questi oggetti che penetrano l’atmosfera da luoghi diversi, Sansom e il suo team possono triangolare il punto in cui la palla di fuoco è entrata.
Si tratta di informazioni importantissime, dato che gli scienziati hanno a portata di mano circa 60.000 meteoriti e meno di 40 di essi con dati sufficientemente precisi per calcolare un’orbita. Nel 2017, la rete ha effettivamente scoperto un meteorite che transitava nell’atmosfera sopra l’Australia prima di essere espulsa nuovamente nello spazio. Tuttavia senza dati sufficienti, gli astronomi non sono sicuri se questo incredibile avvistamento fosse un meteorite che bruciava nella nostra atmosfera, mentre secondo l’Australian Broadcasting Corporation (ABC) ritiene fosse spazzatura spaziale nella fase di rientro.
Il fatto accaduto in Australia si è verificato a ridosso di una data particolare, ricalcolata a partire dalla data del calendario Maya che indicava la tanto temuta fine del mondo, il 21 dicembre 2012. Il ricalcolo, effettuato dallo scienziato Paolo Tagaloguin, che lo ha comunicato con una serie di tweet, in seguito cancellati, indica come data dell’Apocalisse proprio oggi, 21 giugno 2020. Tuttavia, pur avendo ancora a disposizione diverse ore allo scoccare delle 24 sembra che la Terra continui a ruotare noiosamente su se stessa con il suo carico di paure e speranze.
La notte scorsa, poco dopo la mezzanotte, qualcosa di particolare è effettivamente accaduto. Un meteore di grosse dimensioni che ha solcato il cielo in Liguria, appena passata l’una di notte del 21 giugno, ha messo in agitazione i soliti immancabili superstiziosi delle profezie come ha scritto alla redazione di MeteoWeb l’ufologo Angelo Maggioni.
Questo meteorite, come quello filmato in Australia una settimana fa, è stato ripreso dalla cam di monitoraggio di A.R.I.A (associazione ricerca italiana aliena) fondata dall’ufologo savonese Maggioni, che ha spiegato a Meteoweb come la registrazione mostri “il passaggio del bolide in direzione Nizza sul suolo Francese dove potrebbe andare a impattare verso il confine con la Spagna. La meteora, apparentemente di medie dimensioni, ha illuminato il cielo durante il suo passaggio lasciando visibile nel cielo una lunga scia“.
Ma queste meteore possono arrecare danni al nostro pianeta? In passato la caduta di asteroidi ha causato la formazione di enormi crateri, in qualche caso ancora visibili e si suppone che un corpo cosmico di grandi dimensioni abbia causato, o perlomeno, contribuito a causare l’estinzione dei dinosauri circa 65 milioni di anni fa.
Potrebbe succedere nuovamente? Non lo sappiamo, ma sappiamo che nelle vicinanze della Terra esistono degli oggetti chiamati PHA o potentially hazardous asteroids (asteroidi potenzialmente pericolosi) che appartengono a quella classe di NEO, Asteroidi vicini alla Terra, considerati potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta.
A causa del pericolo che questi oggetti rappresentano, i PHA vengono identificati, seguiti, studiati e catalogati dagli astronomi. Per rendere la definizione dei PHA più chiara, potremmo identificarli con oggetti che si trovano a passare a una distanza inferiore ai 7,5 milioni di chilometri dal nostro pianeta (meno di 20 volte la distanza Terra Luna) e con una dimensione superiore ai 140 metri di diametro. Cioè abbastanza grandi da non bruciare completamente in un eventuale attraversamento dell’atmosfera terrestre e per causare danni su scala almeno regionale nel caso di una collisione con la Terra.
Il 2020 si sta rivelando un anno ricco di avvenimenti come mai prima d’ora, oltre ad aver registrato diversi passaggi di asteroidi, i mesi di pandemia sembrano aver dato forza a folle di complottisti guidati da vecchi e nuovi guru che cavalcano l’onda della paura e dell’ignoranza.
Mai come ora i complottisti guidati dalla follia e dalle fake news si sono riversati in rete sostenendo fatti assurdi. Se è vero, come afferma Maggioni, che questi passaggi (con o senza impatti) ci devono portare a riflettere sul nostro futuro e sulla nostra sicurezza, è anche vero che oggi abbiamo qualche arma in più per leggere il futuro che non può essere osservato certamente con gli occhi di una civiltà che non esiste più da tempo.
Alla fine della giornata, come conclude Maggioni “potremmo definitivamente archiviare la profezia Maya come la bufala dell’anno!”
Siamo pronti a sottoscrivere le parole dell’ufologo ma sappiamo che in futuro notizie simili troveranno di nuovo ampio spazio creando ancora una volta aspettative e confusione.
Fonte: http://www.meteoweb.eu/2020/06/meteorite-fine-del-mondo-estinzione-dinosauri/1446823/
Fonte: https://www.sciencealert.com/a-spectacular-fireball-lit-up-the-skies-in-australia-and-astronomers-aren-t-sure-what-it-was
Fonte: https://www.media.inaf.it/2013/08/26/asteroidi-da-tener-docchio/
Oggi è la fine del mondo
Oggi è una data particolare, ricalcolata a partire dalla data del calendario Maya che indicava la tanto temuta fine del mondo, il 21 dicembre 2012. Il ricalcolo, effettuato dallo scienziato Paolo Tagaloguin, che lo ha comunicato con una serie di tweet, in seguito cancellati, indica come data dell’Apocalisse proprio oggi, 21 giugno 2020. Tuttavia, pur avendo ancora a disposizione diverse ore allo scoccare delle 24 sembra che la Terra continui a ruotare noiosamente su se stessa con il suo carico di paure e speranze.