Una ricerca pubblicata su Endocrinology individua alcune sostanze chimiche, come l’ambretta muschiata presente nei prodotti per la cura della persona, che potrebbero innescare la pubertà precoce nelle ragazze.
Le cause della pubertà precoce nelle ragazze
Queste sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino possono attivare recettori chiave nel cervello, portando potenzialmente a rischi per la salute come obesità e cancro al seno. Lo studio ha richiesto un uso cauto dei prodotti per la cura personale per i bambini e sottolinea la necessità di ulteriori indagini.
Le ragazze esposte a determinate sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino (EDC) potrebbero avere maggiori probabilità di avere la pubertà precoce, secondo una nuova ricerca pubblicata su Endocrinology, la rivista di punta di scienze di base dell’Endocrine Society. Gli EDC imitano, bloccano o interferiscono con gli ormoni nel sistema endocrino del corpo.
C’è stata una tendenza allarmante verso la pubertà precoce nelle ragazze cha indicato l’influenza delle sostanze chimiche nel nostro ambiente. La pubertà precoce è associata a un rischio aumentato di problemi psicosociali, obesità, diabete, malattie cardiovascolari e cancro al seno.
Lo studio
“Abbiamo condotto uno screening completo di 10.000 composti ambientali con ampi studi di follow-up utilizzando cellule cerebrali umane che controllano l’asse riproduttivo e il nostro team ha identificato diverse sostanze che possono contribuire alla pubertà precoce nelle ragazze“, ha affermato l’autrice dello studio Natalie Shaw del National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS) del National Institutes of Health (NIH) a Durham, NC.
Tra queste sostanze rientrano il muschio ambretta, una fragranza utilizzata in alcuni detergenti, profumi e prodotti per la cura della persona, e un gruppo di farmaci chiamati agonisti colinergici.
“Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare le nostre scoperte“, ha osservato Shaw: “Ma la capacità di questi composti di stimolare i recettori chiave nell’ipotalamo, il recettore dell’ormone di rilascio delle gonadotropine [GnRHR] e il recettore della kisspeptina [KISS1R], solleva la possibilità che l’esposizione possa attivare prematuramente l’asse riproduttivo nei bambini“.
Secondo il team di ricerca, il muschio di ambretta è potenzialmente preoccupante perché può essere trovato nei prodotti per la cura della persona e alcuni studi sui ratti hanno suggerito che può attraversare la barriera ematoencefalica. I bambini hanno meno probabilità di incontrare agonisti colinergici nella loro vita quotidiana.
Le normative canadesi ed europee limitano l’uso del muschio di ambretta a causa della sua potenziale tossicità, e la Food and Drug Administration statunitense ha rimosso la fragranza dalla sua lista “generalmente riconosciuta come sicura”. Tuttavia, è ancora disponibile sul mercato in alcuni prodotti per la cura della persona.
“Questo studio ha indicato che, per eccesso di cautela, è importante che i genitori utilizzino per i loro figli solo prodotti per la cura personale che siano regolamentati a livello federale“, ha aggiunto Shaw.
Come parte dello studio, il team di ricerca ha esaminato una libreria di 10.000 composti Tox21 di prodotti farmaceutici autorizzati, sostanze chimiche ambientali e integratori alimentari contro una linea cellulare umana che sovraesprime GnRHR o KISS1R.
Conclusioni
I ricercatori hanno condotto un’analisi di follow-up utilizzando neuroni ipotalamici umani e pesce zebra, scoprendo che l’ambretta muschiata ha aumentato il numero di neuroni GnRH e l’espressione di GnRH.
“L’uso di neuroni ipotalamici umani e di pesce zebra fornisce un modello efficace per identificare sostanze ambientali che stimolano il KISS1R e il GnRHR“, ha affermato il coautore Menghang Xia, del National Center for Advancing Translational Sciences (NCATS) di Bethesda, nel Maryland, che fa parte del NIH.
“Questo studio è stato uno sforzo di squadra multidisciplinare e ha dimostrato che possiamo ridurre in modo efficiente i tempi e i costi della valutazione delle sostanze chimiche ambientali per i loro potenziali effetti sulla salute umana“.
