Voci sul fatto che Google avrebbe raggiunto la supremazia quantistica

Per ottenere la supremazia quantistica, un computer quantico dovrebbe eseguire qualsiasi calcolo che, per tutti gli scopi pratici, non è alla portata di un computer classico.

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Da due giorni si rincorrono voci sul fatto che Google potrebbe aver finalmente realizzato la supremazia quantistica, un traguardo cui si ambisce da quando è nata l’informatica quantistica.

È un obiettivo molto atteso e destinato a segnare l’inizio di una nuova era del calcolo quantistico. Ma è anche in gran parte simbolico: il calcolo in questione non ha uno scopo pratico ed è progettato per essere difficile per i computer classici, anche nelle configurazioni più spinte.

Secondo quanto riferito dal Financial Times lo scorso 20 settembre, su un sito della NASA sarebbe brevemente apparso, e poi ritirato, un documento scientifico in cui si affermava che Google avrebbe realizzato un computer quantistico capace di raggiungere la supremazia quantistica.

È un punto di riferimento che i ricercatori quantistici dell’azienda, guidati dal fisico John Martinis, dell’Università della California di Santa Barbara, hanno inseguito per anni. Per ora Google non ha rilasciato commenti ufficiali sulla notizia.

Secondo quanto pubblicato dal Financial Times, Google avrebbe realizzato un computer quantistico chiamato Sicomoro a 54 bit quantici chiamati qubit, 53 dei quali funzionali. I ricercatori lo hanno utilizzato per eseguire una serie di operazioni che la macchina ha risolto in 200 secondi. Un supercomputer tradizionale avrebbe avuto bisogno di circa diecimila anni per risolvere le sesse operazioni.

In questo si concretizzerebbe la supremazia quantistica.

 

Va ricordato che, proprio in questi giorni IBM, che sta sviluppando una propria linea di computer quantistici, ha annunciato di avere pronto un prototipo di computer quantistico a 53 qubits.

In ogni caso, sulla questione, i ricercatori IBM hanno sempre preferito parlare di “vantaggio quantico”, più che di supremazia. La loro definizione di vantaggio quantico è “il punto in cui le applicazioni quantistiche offrono un vantaggio pratico e significativo al di là di ciò che solo i computer classici sono in grado”.

Il risultato che avrebbe raggiunto Google con Sicomoro non sarebbe all’altezza di questo standard.

In ogni caso non è chiaro per quale motivo il documento pubblicato è stato poi rapidamente ritirato. Alcuni voci affermerebbero che il documento mancherebbe ancora della peer review e sarebbe stato pubblicato per errore.

Fonte: Science News