Un’intensa ondata di calore è destinata ad attraversare l’Europa nei prossimi giorni e potrebbe portare a temperature senza precedenti in un’ampia porzione del continente.
Secondo i meteorologi, l’ondata di calore raggiungerà il picco tra oggi e venerdì, con una sacca di calore che si espanderà dalla Spagna alla Polonia, che vedranno temperature superiori alla norma da 11 a 17 gradi Celsius. Su tutta quest’area, particolarmente nei centri cittadini, potrebbero registrarsi temperature effettive tra i 35 ed i 40 gradi Celsius.
Alcune località potrebbero essere ancora più calde, soprattutto le grandi città in cui l’effetto “isola di calore” provocato da asfalto e cemento, in aggiunta alla presenza di grandi palazzi che impediscono la normale circolazione dell’aria creerà una vera e propria “cappa” di calore persistente.
Mika Rantanen, meteorologo finlandese, ha descritto le previsioni fornite dai modello computerizzati come uno scenario “assolutamente inedito per giugno” per l’intensità del calore, soprattutto in Francia, dove il governo ha varato un piano anti calore, posponendo gli esami scolastici di fine anno di una settimana e organizzando nelle città specifiche aree di refrigerio.
Le ondate di caldo di inizio estate possono essere particolarmente letali, poiché le persone non hanno ancora avuto il tempo di acclimatarsi alle temperature più alte. Gli anziani, i senzatetto e quelli senza aria condizionata sono più sensibili alle patologie legate al calore.
“Le ondate di calore sono assassini silenziosi“, ha twittato Stefan Rahmstorf, climatologo dell’Università di Potsdam. “L’ondata di caldo europea del 2003 ha provocato circa 70.000 morti. Si stima che l’estate calda dell’anno scorso in Germania abbia causato almeno 1.000 morti“.
È probabile che le temperature più alte si verifichino nell’Europa continentale e centrale. Alcuni dei più picchi maggiori si verificheranno in Spagna e in Francia con temperature superiori ai 40 gradi Celsius per tre giorni consecutivi, da oggi, mercoledì, fino a venerdì. Anche per l’Italia nord-occidentale sono previsti picchi di temperature intorno ai 40 gradi, particolarmente nelle città di Milano e Torino. Ma le temperature saranno largamente sopra la norma praticamente in tutto il centro-nord, con picchi intorno o sopra i 38 gradi per le città di Roma, Rieti, Firenze e Bologna.
In un tweet virale, Silvia Laplana, una meteorologa spagnola, ha scritto “El infierno“, che si traduce in inferno, “sta arrivando”. A madrid venerdì potrebbero registrarsi 40,6 gradi Celsius, la temperatura più alta mai registrata nella capitale spagnola.
Il meteorologo francese Gillaume Woznica ha twittato martedì che le ultime previsioni lasciano pochi dubbi sul fatto che la Francia stabilirà un nuovo record nazionale di temperatura nazionale, intorno ai 45 gradi, venerdì, superando il vecchio record di 44,1 gradi Celsius, stabilito nel 2003.
Più a nord-est, anche Berlino potrebbe in questi giorni registrare le temperature più alte del secolo è prevista flirtare con il marchio del secolo giovedì, mentre in Svizzera, Ginevra dovrebbe arrivare intorno ai 37 gradi mercoledì e giovedì.
Ma temperature molto sopra la norma di giugno sono previste anche per l’Austria, la Germania e la Svizzera, così come per molti altri paesi dell’Europa continentale.
Nel Regno Unito e in Irlanda, le temperature non dovrebbero essere così intense come più a sud, ma probabilmente anche qui andranno sopra la norma. Più a est nella Svezia meridionale, così come nella vicina Danimarca, alcune zone potrebbero toccare i 30 gradi.
Questa massiccia ondata di calore di inizio stagione è dovuta principalmente a due sistemi di alta pressione, posizionati uno vicino la Groenlandia e l’altro sull’Europa centro-settentrionale. Man mano che si collegheranno e si fletteranno nei giorni a venire, agiranno come un muro che bloccherà un sistema a bassa pressione proveniente da sud, che attirerebbe l’aria più fredda sull’Europa.
Insieme, le zone di alta pressione, combinate con la zona di bassa pressione, più fredda, guideranno un “pennacchio spagnolo” sull’Europa continentale e sul Regno Unito.
Il pennacchio di aria calda, proveniente dai deserti della Spagna e del Sahara , si riverserà su Francia, Gran Bretagna e Germania. Il risultato potrebbe portare alla caduta di parecchi record delle temperature massime, alternati a violenti temporali.
In alcune aree, il calore risultante sarà una versione intensificata di ciò che sta succedendo in questi giorni, mentre in altre zone sarà un vero e proprio shock termico.
Finora giugno è stato dominato dal calore nell’Europa orientale e centrale, con condizioni più fresche del normale nelle parti occidentali del continente.
Questa ondata di caldo è l’ultima di una serie di episodi storici di calore verificatisi negli ultimi anni. Proprio la scorsa estate, il continente ha visto temperature record incessanti abbinate a condizioni insolitamente asciutte. Di conseguenza, si sono avuti siccità e numerosi incendi.
“Le estati più calde dal 1500 DC in Europa sono state: 2018, 2010, 2003, 2016, 2002“, ha scritto Rahmstorf su Twitter.
Previsioni ad alta temperatura per l’Europa da oggi, mercoledì. (WeatherBell.com)
Su una scala più ampia, il regime meteorologico dietro questa ondata di caldo ha connessioni con la zona di alta pressione stagnante responsabile del grande evento di scioglimento dei ghiacci della Groenlandia avvenuto a metà giugno.
Sia la fusione dei ghiacci della Groenlandia che questa ondata di calore sono collegate a un “modello di blocco” composto da grandi e pesanti zone di alta pressione nelle latitudini settentrionali che possono rimanere bloccate e portare a condizioni climatiche estreme. Tali modelli potrebbero diventare più comuni nei prossimi anni a causa del riscaldamento globale.
L’attuale ondata di calore dovrebbe vedere il suo picco nei prossimi giorni, ma, sembra, che le temperature sopra la norma continueranno a protrarsi ancora per diverso tempo in gran parte dell’Europa occidentale e centrale. Le correnti e le sacche di aria più fresca sembrano, al momento, rimanere centrate sulle regioni nordiche e sull’Asia.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato da The Washington Post.