Aggiornamento sull’esperimento biologico a bordo di Chang’e-4, sulla superficie lunare: come comunicato in precedenza, dei semi inseriti all’interno del contenitore sigillato che doveva costituire un ambiente isolato per sperimentare la crescita di piantine e insetti a gravità lunare, ha visto germinare solo i semi di cotone ma, a causa di un problema elettrico, semi e uova di insetto sono rimasti esposti alla temperatura di -52°C.
Il freddo notturno della superficie lunare, benché parzialmente contenuto dalla protezione termica del contenitore, ha congelato i germogli e le uova di moscerino (con i quali si era deciso di sostituire i bachi da seta, inizialmente previsti) presenti nella capsula.
Con l’arrivo del giorno lunare, della durata di tre settimane e delle temperature connesse, il materiale biologico nel contenitore scongelerà e andrà in putrefazione. Il contenitore è comunque ermetico e non esiste pericolo di rilascio del materiale biologico e contaminazione sulla superficie della Luna.
È quanto ha dichiarato il direttore dell’esperimento e vice presidente della Chongqing University.
Nonostante la fine prematura, l’esperimento viene considerato un successo, visti i risultati ottenuti con i germogli.
Ricordiamo che si trattava del primo esperimento in assoluto di crescita e sviluppo di piante ed insetti svoltosi sulla superficie lunare, esposto quindi alla ridotta gravità lunare.
Che le piante possano crescere nello spazio era già noto, essendo stata realizzata la crescita di ortaggi sulla Stazione Spaziale Internazionale in condizioni di microgravità.