Reagan, gli UFO e le guerre interstellari

Reagan incontra Gorbaciov a Ginevra nel 1985 per un vertice avvenuto il 19 e 20 novembre in piena guerra fredda...

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Reagan incontra Gorbaciov a Ginevra nel 1985 per un vertice avvenuto il 19 e 20 novembre in piena guerra fredda. Nell’occasione, i due leaders dell’ovest e dell’est si incontrano per la prima volta, per discutere circa le relazioni internazionali e la corsa agli armamenti. L’intenzione delle due superpotenze era quella di ridurre il numero di armi nucleari in modo simmetrico. Gli Statunitensi desideravano che nessuna delle parti avesse una posizione di supremazia nel caso avesse colpito per prima, difendendo comunque il diritto a sviluppare e possedere sistemi di difesa.

I due leader, prima dell’inizio del meeting formale, fecero una passeggiata e chiacchierarono accompagnati dai loro traduttori, nessuno udi quello che si dissero a parte i chi faceva da intermediario traducendo i dialoghi tra i due, la conversazione tra i due più potenti capi di stato rimase segreta fino al 2009 fino a quando Michail Gorbaciov in un’intervista si decise a rivelare quanto gli disse Reagan:

All’improvviso il presidente Reagan mi disse: “Cosa faresti se gli Stati Uniti venissero attaccati da qualcuno dallo spazio profondo? Ci aiutereste?“.
Risposi: “Senza alcun dubbio“.
E lui ribattè: “Anche noi“.

I leaders delle due superpotenze mondiali si dissero pronti a collaborare per respingere un invasore extraterrestre, una minaccia che nonostante gli innumerevoli avvistamenti di UFO, i presunti rapimenti da parte di non ben precisate creature aliene e le varie gole profonde che gridano al complotto non è mai stata ufficialmente raccontata.

Reagan ha avuto sempre il pallino della fantascienza, cresciuto leggendo opere di Edgar Rice Burroughs (come Sotto le lune di Marte e John Carter), nel 1983 chiamò il suo programma di difesa nucleare Star Wars, come il film uscito 6 anni prima. È nota anche una sua avventura a sfondo ufologico datata 1974, che vi la raccontiamo in breve\, visto che fa parte del vissuto di un uomo politico che negli anni della guerra fredda è stato l’uomo più potente al mondo.



Una notte del 1974, Reagan, allora Governatore della California, era a bordo di un aereo Cessna Citation, con lui c’erano tre persone a bordo: il pilota Bill Paynter e due guardie di sicurezza. L’aereo era in fase di avvicinamento a Bakersfield, in California, quando i passeggeri richiamarono l’attenzione di Paynter su un misterioso oggetto sul retro. “Sembrava essere a diverse centinaia di metri“, ha ricordato Paynter. “Si trattava di una luce abbastanza costante fino a quando non ha iniziò ad accelerare, poi sembrò allungarsi, poi la luce si alzò di quota, salendo con un angolo di 45 gradi, ad alta velocità. L’UFO è passato da una normale velocità di crociera ad una fantastica velocità in modo istantaneo.”

Una settimana dopo Reagan raccontò l’avvistamento a Norman C. Miller, all’epoca capo ufficio di Washington per il Wall Street Journal.
Reagan disse a Miller: “L’abbiamo seguito per diversi minuti: era una luce bianca brillante, l’abbiamo seguita fino a Bakersfield, e all’improvviso, con nostro totale stupore, è scomparsa nel cielo“.
Quando Miller espresse dei dubbi, uno “sguardo di orrore venne su Reagan.” All’improvviso si rese conto che stava parlando con un giornalista. “Subito dopo, secondo Miller, Reagan “si chiuse“.

Reagan non ha più discusso pubblicamente dell’incidente da allora.

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