La Corea del nord sfida gli USA e lancia un nuovo missile

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Secondo fonti afferenti al comando militare della Corea del sud, alle 23,21 del 15 aprile, la Corea del nord avrebbe effettuato il lancio di un missile sperimentale dalla base militare Sinpo. La notizia sarebbe stata confermata dal pentagono. Sempre secondo il comando militare della Corea del sud, Il missile sarebbe precipitato subito dopo il lancio.

Ore 02,48: I servizi segreti sudcoreani e statunitensi stanno cercando di determinare il tipo di missile utilizzato nel test.
Sinpo, la base da cui il missile sarebbe stato lanciato, è una città portuale nella parte orientale della Corea del Nord. Già all’inizio di questo mese, da questa base era stato effettuato il lancio di un missile caduto nel Mar del Giappone, noto anche come il Mare Orientale.
I nordcoreani usano i cantieri di Sinpo per la loro attività sottomarina. I satelliti spia americani avevano osservato un aumento di attività in questa base, fin dai primi di aprile e ritenevano che la Corea del nord fosse pronta ad un altro lancio.
Il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence, è in viaggio verso la Corea del Sud per un viaggio già pianificato. Secondo fonti della CNN sarebbe già stato informato del lancio. Il ortavoce del vicepresidente riferisce che Pence è in conferenza continua con Trump.
La Corea del Sud ha convocato in riunione il Consiglio di sicurezza nazionale del paese.
Il Comando del Pacifico degli Stati Uniti riferisce di avere tracciato il lancio di un missile alle 5:21 pm ET (23,21 ora italiana). Secondo gli americani il missile sarebbe esploso quasi subito.
Il giornalista della CNN Will Ripley, basato a Pyongyang, Corea del Nord, riferisce che, per ora, nessun media statale nordcoreano ha riportato notizia del fallito lancio.
Ancora nessuna reazione da parte del presidente Trump che si trova nella sua residenza di Mar-a-Lago in Florida.
C’è da ricordare che, nei giorni scorsi, Trump ha inviato la portaerei nucleare Carl Vinson, scortata da una squadra d’appoggio e difesa formata da 6 cacciatorpediniere di classe Arleigh Burke ed un incrociatore classe Ticonderoga. Si tratta di navi attrezzate con il sistema difensivo antimissile Aegis. Nell’area antistante le acque territoriali della Corea del nord gli usa avrebbero anche dislocato diversi sottomarini nucleari d’attacco e due cacciatorpediniere Arleigh Burke armati con missili da crociera Tomahawk.
Fonti del pentagono sostengono che ci si aspetta un secondo lancio a breve.

Notizie non confermate che girano in rete sostengono che il fallimento del lancio sia dovuto all’intervento del team dedicato alla cyberwar degli Stati Uniti. Altre voci non confermate sostengono che sarebbero in corso trattative diplomatiche segrete tra Stati Uniti e Corea del nord finalizzate alla sospensione del programma nucleare coreano in cambio del riconoscimento diplomatico del regime di Kim.

Dalla casa bianca ancora nessun commento.

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