IBM presenta a Las Vegas il primo computer quantistico

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Per molti anni, i computer quantistici sono stati relegati all’interno dei laboratori di ricerca.

Fino a quando, il 10 gennaio 2018, IBM ha presentato il Q System One, il primo computer quantistico concepito per le aziende, da poter sfruttare per il proprio business.

Si presenta elegante, cilindrico e affusolato all’interno della sua teca di vetro alta ben 9 metri con ambiente a tenuta d’aria, così che i qubits non perdano le loro proprietà di calcolo quantistico.

In quest’occasione Ginni Rometti, CEO di IBM, dal palco del Consumer Electronic Show a Las Vegas, ha affermato che “I dati sono la risorsa naturale più preziosa al mondo”.

La compagnia tiene a precisare che questo è solo il primo passo verso una grande rivoluzione: i computer quantistici sono in grado di elaborare in modo esponenziale una quantità di dati e hanno il potere di rivoluzionare completamente interi settori. Si prevedono novità non solo in campo militare o aerospaziale, ma anche nell’ambito della ricerca medica e degli investimenti.

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C’è da dire che l’informatica quantistica rappresenta una delle tecnologie più promettenti nonostante sia ancora allo stadio iniziale.

Questo non vuol dire che da un giorno all’altro troveremo un Q System One nei nostri uffici: il computer è a disposizione dei clienti paganti, ma l’accesso da parte degli sviluppatori avverrà comodamente da casa o da ufficio tramite IBM Cloud.

Molto più potenti di tutti i computer oggi in uso, i computer quantistici immagazzinano dati usando i qubits che permettono agli 0 e agli 1 di coesistere. Ciò significa che sarà possibile eseguire calcoli esponenziali in una sola volta, una grande svolta per aziende farmaceutiche, compagnie impegnate nella ricerca e nell’individuazione di fattori di rischio e per la creazione di codici indistruttibili.

La sua teca di vetro assicura un ambiente privo di radiazioni e vibrazioni elettromagnetiche, tenuto ben al di sotto della temperatura di congelamento.

Arvind Krishna, vicepresidente senior di Hybrid Cloud e direttore di IBM Research sottolinea la svolta commerciale del sistema quantistico e l’importanza di espandere la tecnologia al di fuori delle mura dei laboratori, mentre si sviluppano soluzioni pratiche per le imprese e la scienza.

Le novità non sono finite: quest’anno IBM aprirà anche il suo primo Quantum Computation Center per i suoi clienti commerciali a Poughkeepsie, New York. Qui i clienti potranno utilizzare i sistemi di calcolo quantistico del cloud IBM insieme ad altri sistemi elaborati in grado di garantire alte prestazioni.

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Anche se questa tecnologia deve fare ancora molta strada prima di raggiungere la massa degli utilizzatori, anche altre aziende stanno lavorando sul calcolo quantistico: Google si concentra su computer quantistici stabili in grado di trovare e correggere errori, Microsoft lavora alla creazione di computer quantici ibridi che combinano la nuova tecnologia coi processori convenzionali e Intel scommette su chip di calcolo quantistico.

Non ci resta che aspettare.

Fonte: Business Insider