Festa o commemorazione? – La playlist di Reccom Magazine per il concerto del primo maggio

1861

Il lavoro è, o dovrebbe essere, il protagonista della festa del primo maggio. Purtroppo, da qualche anno, complici le forzature imposte dalla globalizzazione, le crisi economiche ricorrenti, l’automazione del lavoro e leggi che, in nome della concorrenza, in tutto il mondo, stanno gradatamente abolendo i diritti conquistati dai lavoratori in un secolo di lotta, questa festa sta diventando una commemorazione.

Lavoro precario e disoccupazione sono forse il male più visibile che diffusosi in questi primi anni del XXI° secolo, caratterizzato dalla globalizzazione e dalla delocalizzazione.

La festa del primo maggio fu istituita per ricordare le battaglie operaie, in particolare quelle volte alla conquista di un diritto ben preciso: l’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore (in Italia con il RDL n. 692/1923). Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1867 nell’Illinois. La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero introdotte anche in Europa. Non ci interessa, in questa occasione, entrare nel merito e discettare di questioni politiche, Reccom Magazine ha creato una playlist dedicata a questo giorno che, speriamo, possa essere una buona alternativa per tutti quei suoi lettori che, per qualsiasi motivo, non possono essere presenti a quei concerti, organizzati in questo giorno un po’ ovunque,  dove, con la scusa della festa (commemorazione) si impone pessima politica imbottita di populismo e demagogia. Come potrete notare sono tutte canzoni molto vecchie, più o meno dall’inizio degli anni ’90 il tema del lavoro e dei lavoratori sembra essere scomparso dalla musica contemporanea, perfino quei vecchi cantautori, che tanto ne parlarono dal ’68 in avanti, sembrano essersene dimenticati. Che si siano imborghesiti?

Abbiamo tentato d inserire quanti più brani possibile nella loro esecuzione live.

Le canzoni che abbiamo selezionato per questa playlist sono tutte dedicate al lavoro e ai lavoratori, di seguito i titoli e gli esecutori dei pezzi in questione:

  1. John Lennon – Working Class Hero
  2. Maggie’s Farm – Bob Dylan
  3. Francesco De Gregori – Pablo
  4. Rush – Working man
  5. Donna Summer – She works hard for the money
  6. Rolling stones – Salt of the earth
  7. R.E.M. – Finest worksong
  8. Fabrizio de Andrè – Storia di un impiegato
  9. Bruce Springsteen – Factory
  10. Van Morrison – Cleaning the windows the midem
  11. Mick Jager – Let’s work
  12. The Kinks – Dead end street
  13. Rino Gaetano – L’operaio della FIAT
  14. New Trolls – La miniera
  15. Mark Knoplfer – Going home

Buon ascolto.

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